Vito Nicola PASTORE
Il foglio matricolare sancisce che nacque il 22 gennaio 1894 a Casamassima, da Michele e da Carmela Mazzei, di professione contadino. Il 1° dicembre 1914 venne nominato soldato di prima categoria. Il 24 maggio 1915 non si presentò al D. M. per chiamata alle armi; si presentò il 1° agosto giustificando il motivo. Il 7 settembre venne inquadrato nel 19° Reggimento Fanteria. Il 1° gennaio 1916 fu trasferito nel 121° Reggimento Fanteria e dichiarato in territorio in stato di guerra. Il 31 ottobre moriva in combattimento nell’altopiano carsico a quota 208 come da atto di morte inscritto al n. 924 del registro degli atti di morte del 121° Reggimento Fanteria. Alla famiglia gli venne inviato a fregiarsi della Medaglia Commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918, istituita con R. D. n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia gli anni della campagna di guerra 1915-1916. L’estratto dell’atto di morte iscritto nel registro fascicolo 5° tenuto dall’ufficio amministrativo del 121° Reggimento Fanteria a pagina 48, n. 924 d’ordine, annota che il 31 ottobre 1916, sull’altipiano carsico a quota 208 moriva il soldato Vito Nicola Pastore della 5ª Compagnia del 1° Reggimento Fanteria, nato a Casamassima il 22 gennaio 1894 da Michele e da Carmela Mazzei, in seguito a ferite multiple da scoppio di granata avvenuto in combattimento, veniva sepolto a Bonetti nel Comune di Doberdò (Gorizia), come risulta dal verbale di constatazione di morte firmato dal soldato Nazzareno Lazzari, dal soldato Giacomo Franchini e dal tenente medico Consolo. La Banca Dati di “Onorcaduti” determina come segue: Pastore Vito Nicola di Michele, soldato del 35° Reggimento Fanteria, nato il 22 gennaio 1894 a Casamassima, morto il 31 ottobre 1916 sul Carso per ferite riportate in combattimento.
Nota Storica: Il 35° e il 36° Reggimento Fanteria formavano la Brigata “Pistoia”. La sede dei reggimenti in tempo di pace era per il 35° a Bologna e per il 36° a Modena. I Distretti di reclutamento erano a: Barletta, Arezzo, Benevento, Bologna, Campobasso, Como, Macerata, Massa, Modena, Novara, Pavia, Siracusa e Trapani. Ritornata in prima linea il 26 luglio 1916, la Brigata Pistoia occupò le posizioni dalle pendici del Tonezza alle pendici di Rotzo, a sbarramento della valle d’Astico. Il 29 luglio, mentre la 9ª Divisione svolse un attacco tendente alla conquista del monte Cimone, la Brigata fece eseguire da piccoli reparti, vivaci azioni offensive che portarono all’occupazione di alcuni trinceramenti avanzati del nemico (osteria del Vento-Pierini) sulla strada di Tonezza. La Pistoia rimase poi in linea anche nei mesi successivi senza prendere parte ad avvenimenti notevoli, eccettuato un attacco tentato dal nemico contro le posizioni di Pedescala, nella notte del 21 agosto. Questo periodo fu tuttavia contraddistinto da attività di pattuglie, intensificata dal 10 al 31 ottobre per assecondare una operazione intrapresa dal 5° Corpo d’Armata nella zona del Pasubio. Dall’11 al 21 dicembre venne inviata nella zona tra Caltrano e Cogollo per riordinarsi e il 22 ritornò in linea nello stesso settore. Poiché l’estratto di morte cita la dipartita del nostro Vito Nicola Pastore, appartenete alla 5ª compagnia del 1° reggimento fanteria della Brigata “Re”, il 31 ottobre 1916, La “Re”si trovava nel settore di Tolmino alla dipendenza della 7ª Divisione, alternando i suoi reparti in linea nel tratto di fronte presso Volzana e vi rimase per circa 8 mesi. Il 21 novembre si trasferì presso Campolongo e Villesse.