Vincenzo GIMMARRUSTI
Nacque a Montrone-Adelfia il 13 febbraio 1920, da Francesco e da Agnese Macchia, abitava in via A. Cafaro, 58, di professione agricoltore. L’8 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, venne inviato al Reparto Distrettuale di Taranto. Il 1.12.40 fu nominato caporale e il 17.5.41 caporale maggiore. Il 5.8.42 venne trasferito al 139° Reggimento Fanteria “Bologna” per l’89° Battaglione Complemento. Il 12.10.42 con l’89° partì per la Russia; il 10.11.42 venne inquadrato nel 37° Reggimento Fanteria. Il 12.6.45 il D. M. di Bari redasse il Verbale di Irreperibilità che notificava la dispersione avvenuta in Russia. Il Ministero della Difesa, visto l’esito negativo delle indagini avviate dalle Associazioni Nazionali ed Internazionali, determinò che doveva ritenersi perito il 16 dicembre 1942 per combattimento in Russia. Il 22.2.1961 gli venne conferita la Croce al Merito di Guerra. Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 16.12.1942, sconosciuto il luogo del decesso e di sepoltura.
Busta manoscritta dal caporale maggiore Vincenzo GIMMARRUSTI con la scritta “Zona sprovvista di francobolli), era inquadrato nella 1ª Compagnia dell’89° Battaglione P. M. 152 ed inoltrata il 27.10.42 dall’Ufficio P. M. 156 dislocato a Kup’ians’k (ora Ucraina), per Adelfia, all’arrivo il 12.11.42, venne tassata con c. 50
Posta Militare n. 53, lì, 18.11. 42, Ufficio dislocato a Tvërdokhlebovo
Cari genitori, mi accingo a scrivervi la presente allo scopo di informarvi del mio stato di salute come spero sentire sempre bene di voi tutti. I giorni per me passano tutti monotoni, in questo periodo di tempo il fronte non vi è movimento nel settore dove attualmente mi trovo, perciò nessuna preoccupazione nei miei riguardi. Ieri abbiamo avuto la neve, non in abbondanza come voi potreste immaginare, anzi, oggi è una bella giornata ed ha ricompensato il freddo rigido del giorno precedente. Vengo con la presente ad informarvi che il vaglia per la decade non l’ho ancora fatto perché non mi è stato ancora pagato per ragioni che ignoro, spero di percepire tale somma allo scadere del mese e credo che sarà un buon gruzzolo in quanto percepirò la decade del mese di ottobre e quella di novembre che non mi è stata recapitata. Cari, desidero che appena ricevete la presente, vorrete avere la compiacenza di volermi spedire un pacco di peso massimo di 2 chilogrammi contenente i seguenti oggetti sotto elencati essendomi indispensabili: carta da scrivere, un calamaio di inchiostro stilografico, francobolli in gran quantità, una pietra di alluminio per quando si fa la barba, una bella ed elegante pipetta con qualche scatola di sigarette ed il resto quello che credete opportuno mandarmi per quanto riguarda la sbafato- ria ed in special modo preferirei dei fichi secchi, marmellata ed altro. Raccomando, il pacco lo spedirete con urgenza, se il contenuto supera i 2 kg, consiglierei di fare due, uno di oggetti sopradescritti e l’altro con 2 paia di calze di lana e roba da mangiare, speranzoso che mi possano essere recapitati per Natale e passare anch’io una bella giornata. Vi prego di non ritardare in quanto può scadere il termine in cui si possono mandare pacchi a militari dislocati in Russia. Non ho altro da dirvi, affettuosi saluti a tutti di famiglia, Teresa, Franca, Maria, al piccolo Franco ed a voi un forte abbraccio di cuore dal vostro figlio Vincenzo.
Documenti archivio privato dell’Autore