L’Ufficio P. M. 108 venne assegnato al Corpo d’Armata Alpino con le dipendenze le Divisioni Alpine: la “Tridentina”, la “Julia” e la “Cuneense”
Il 20.3.42 il Corpo d’Armata Alpino si ricostituì a Trento, ebbe alle dipendenze le Divisioni Alpine: la “Tridentina”, la “Julia” e la “Cuneense”. Il 14.7.42 venne inviata sul fronte russo. Il 28.7.42 giunse a Rikovo dove furono riattivati tutti i sevizi il giorno successivo. Il 30.7.42 si trasferì a Voroscilovgrad. Nei primi di agosto, la Divisione di portò in linea, prima nel Caucaso e poi a Millerovo e Starobelskx sul Don, costituendo l’ala sinistra dell’8ª Armata. L’11.12.42 iniziò la 2ª battaglia difensiva del Don nel settore del Corpo d’Armata e gli attacchi russi furono contenuti. Dal 23.12 restò a difesa delle posizioni sul Don assieme alle forze tedesche.
Il 4 gennaio 1943, il fronte tenuto dal Corpo d’Armata, venne attaccato con decisione da forze russe che premono l’intero fronte. Il 17 gennaio avvenne la rottura del fronte e in conseguenza a ciò, nel pomeriggio, iniziò il ripiegamento. I reparti si mossero prima verso la ferrovia Rossosch-Jewdakowo e infine, in diverse colonne, grandi reparti furono più volte costretti a rompere l’accerchiamento che i sovietici avevano realizzato. Dal 19 al 27 gennaio furono impegnati una serie ininterrotti combattimenti contro i sbarramenti russi a Postoyali, Skororyo, Novo Karchovka, Nicolajesvka, Nikitovka per aprirsi un varco nella sacca in cui erano rinchiusi. Il 31 gennaio, i primi reparti del Corpo d’Armata e i resti della “Tridentina”, giunsero a Schebekino; gli altri reparti giunsero il 3 febbraio. Il resto del C. d’A. Alpino si avviarono nella zona di Gomel da dove, dal 6 al 15 marzo, partirono in ferrovia per l’Italia.
Il 15 gennaio con l’inizio del ripiegamento dell’Ufficio dal Fronte del Don, il titolare e il controllore e un terzo ufficiale postale si dirigono su Podgornoie, mentre il restante personale e i carabinieri rimasero a Rossosh per svolgere la loro attività con i reparti rimasti a difesa della città. Il 16 gennaio, mentre il gruppo predetto si trasferiva a Postoyali, ripiegarono da Rossosh altri due ufficiali e uno di questi venne fatto prigioniero. Il 17 l’automezzo postale del primo gruppo venne incendiato da colpi di cannone dei carri armati russi. Il titolare e controllore perdettero il contatto; si incontrarono di nuovo in località Tatarino il giorno 20, dopodiché, il controllore, rimasto ferito, riuscì ugualmente a raggiungere a piedi l’Ospedale di Riserva n. 8 di Kharkov e da qui venne poi ricoverato a Brest-Litovsk e rimpatriato il 5 febbraio. Non si ebbero più notizie sulla sorte del titolare. Il 18 gennaio, la seconda aliquota del personale, uscita da Rossosk, giunse a Podgornoie e proseguì il ripiegamento su Kharkov e da colà, su Neshin e Gomel.
Il 18 febbraio, il personale superstite si riunì a Gomel e dopo aver preso contatto con la Direzione Postale dell’8ª Armata, affidò la titolarità dell’Ufficio al terzo degli ufficiali ripiegati da Rossosh con il primo gruppo. Il nuovo titolare il 14.3.43 rimpatriò e giunse il 20 marzo a Bagni di Lusnizza (Udine), dove sostò il per il periodo contumaciale insieme ad un secondo ufficiale che rimpatrio il 18 marzo e dopo tale periodo vennero inviavi in licenza. L’8.5.43 l’Ufficio P. M. 108 venne chiuso dopo che presso la Direzione Superiore P. M. furono compilati i verbali di distribuzione dei valori e dei materiali. La gestione contabile venne chiusa il 30.6.43. al Corpo d’Armata Alpino che si dislocò a Udine con la denominazione di 24° Corpo d’Armata, gli venne assegnato il nuovo Ufficio P. M. n. 300.
MISSIVE della P. M. 108
Busta per via aerea manoscritta da Vito PARTINO, era inquadrato nella 4ª Batteria del 52° Gruppo d’Artiglieria di Corpo d’Armata Alpino, inoltrata il 13.11.42 dall’Ufficio dislocato a Voroscilovgrad, per Bari, all’arrivo venne tassata con c. 50
Manoscritta il 22.11.42 dal Antonio ZECCHINO, era inquadrato nella 109^ Compagnia Telegrafisti del 9° Battaglione Genio Misto Alpino di Corpo d’Armata, inoltrata lo stesso giorno per Milano
Come sempre più rivolto pensiero auguro Buone Feste Natalizie e Buon fine e miglior principio, Antonio.
Manoscritta il 4.11.42 dal caporale maggiore Guglielmo TOMMASI, era inquadrato nella 2ª Compagnia del 9° Battaglione Misto del Corpo d’Armata Alpino, inoltrata il 5.11.42 dall’Ufficio dislocato a Voroscilovgrad, per Milano
Caro Gino, ora ho ricevuto la tua del 20.10. Io sto bene e cosa strana per me: ingrasso come quel mangiare delle famiglie Russe, tutto rosa di latte, patate e barbabietole. Per ora sono sempre qui a qualche decina di km dal Don. I miei camerati sono già fra i capisaldi a tiro di schioppo dai russi e a giorni li seguirò. Anche la mia sezione fotoelettrica andrà avanti in prima linea per illuminare il fiume e fare buona guardia con i valorosi alpini. Sono fiducioso come sempre. Ho già fatto conoscenza con le pattuglie russe stando nella mia macchina e ho avuto una buona impressione: i loro tiri non precisi, per fortuna! Devo dirti che i russi sono indietro di noi di oltre 100 anni; specialmente nella vita civile, basti pensare che non ci sono le strade. Non altro caro Gino, saluti estesi alla tua famiglia, Guglielmo.
Manoscritta il 17.8.42 dal sottotenente Giovanni TOMASELLI, era inquadrato nel 53° Gruppo dell’11° Reggimento Artiglieria di Corpo d’Armata Alpino, inoltrata lo stesso giorno dall’Ufficio dislocato a Voroscilovgrad, per Roma
Carissimi, perdonate la mia brevità, vi assicuro che non ho mai un minuto di tempo libero. Ho ricevuto la vostra lettera con la busta e visto scrivere una lettera a puntate. Piuttosto da molto tempo non ricevo vostre nuove. Spero che oggi il postino mi rechi qualche lettera. Io sto bene e continuo a stare sempre meglio. Tanti auguri e saluti a tutti, baci, vostro Gianni.
Coraggio e lacrime dalla Russia 1941-1943 – Vitoronzo Pastore