Figurine Liebig del 1939, serie 1402
Libretto dei migliori che abbia il melodramma contemporaneo, dovuto a Renato Simoni ed a Giuseppe Adami. Tessitura di colore, di grande effetto, e venature melodiche genuinamente pucciniane. Il Maestro glorioso, morto a Bruxelles il 29 novembre 1924, non poté finirla. Le sue mani caddero dopo aver seguito fino alla tomba della piccola Liù: una delle creature più “sue” e più amate, e artisticamente fra le più belle.
Ne lavorò l’ultima scena dell’ultimo atto il Maestro Franco Alfano. L’opera, dinanzi a una folla plaudente e commossa, fu data la prima volta al Teatro della Scala di Milano il 25 aprile 1926, diretto dal grande Maestro Arturo Toscanini.
OMAGGIO A G. PUCCINI NEL CENTENARIO DELLA SUA MORTE – Vitoronzo Pastore