Sottotenente Vincenzo D’ADDETTA
Nacque il 20 agosto 1914 a Carpino (Foggia), da Carlo e da Anna Maria Latilla nata a Casamassima (Bari). Di famiglia benestante, il fratello Vittorio, celibe, sua sorella Rosa maritata con il tenente colonnello pilota Cav. Giuseppe DE ZORZI, sua sorella Antonia maritata col capitano pilota Cav. Evaldo MOVEVA, ultima sorella Maria, nubile. Vincenzo D’Addetta sposò Concetta MISURACA, ebbero una figlia, Vincenza.
Per motivi di studio si trasferì a Casamassima, avendo qui zii materni “Famiglia Latilla”. Frequentò il liceo a Conversano e dopo la maturità si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, in seguito si trasferì a Bari.
Il 1° luglio 1937 fu chiamato alle armi per la Regia Aeronautica e inviato presso la Scuola di pilotaggio di Puntisella (Pola). Il 5.4.38 conseguì il primo brevetto pilota su apparecchio CA.100, il 15.12.38 il secondo brevetto su apparecchio RO.41; il 7.11.38 venne abilitato su apparecchio CR.30 dal Comando 3ª Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale). Il 9.11.39 conseguì abilitazione su apparecchio CR.32.
Il 26.1.40 si imbarcò a Napoli per Massaua (Eritrea) dove giunse il 3.2.40. Il 5.2.40 venne abilitato su apparecchio Ca.133 dal Comando Aeronautica A. O. I. e dislocato all’Aeroporto di Gura.
La guerra, scoppiata quattro mesi dopo, lo colse insieme a tanti altri soldati, a migliaia di chilometri lontano dall’Italia, protagonisti di una lotta impari su un vasto fronte, tagliato fuori, sin dall’inizio della guerra da ogni rifornimento che determinò una lenta agonia dei quasi 75.000 italiani colà residenti e la fine della colonia italiana.
È da ricordare la battaglia di Dogali nel lontano 1889 e l’anno successivo l’Eritrea fu dichiarata colonia italiana con capitale Massaua. Nella primavera del 1941, dopo la sanguinosa battaglia di Cheren (la battaglia dimenticata), gli inglesi occuparono tutta l’Eritrea. Successivamente, la seconda battaglia di Amba Alagi, nella regione del Tigrè, nella odierna Etiopia settentrionale (il 17 aprile 1941 gli uomini del Duca Amedeo d’Aosta che, all’inevitabile resa, ricevettero dagli inglesi l’onore delle armi), l’estrema difesa di quell’Impero trionfalmente proclamato dal Duce solo cinque anni prima, il cosiddetto Corno d’Africa, si concluse definitivamente perduta.
Vincenzo D’Addetta partecipò a numerose missioni con la 65ª Squadriglia di bombardamento terrestre di base a Neghelli. Bombardò, anche in raids notturni, le basi militari di Buna e Mojale nel Kenia. Passò dietro sua richiesta, nei reparti caccia non appena furono costituiti: numerose furono le azioni compiute da solo e con la Squadriglia; la più clamorosa fu quella che portò alla distruzione di trenta aerei inglesi a terra sul campo di Ghedaref nel Sudan. Venne aggregato, sua ultima destinazione, alla 412ª Squadriglia C.T. all’aeroporto di Gura. Il 3 febbraio 1941, durante un attacco nemico alla base di Gura in Eritrea, si alzò in volo col suo caccia CR.32, attaccato dal nemico e dopo strenua e tenace difesa venne colpito. Avvolto dalle fiamme, precipitò. Era uno dei tanti giovani che risposero con l’entusiasmo dei vent’anni, ma soprattutto con alto senso del dovere, al richiamo della Patria per difendere l’onore sui campi di battaglia. Il giovane sottotenente, lo studente di Giurisprudenza, alla cui memoria, dopo il conflitto, gli fu conferita la laurea di dottore in Legge. Il 23 giugno 1960, con Decreto del Presidente della Repubblica gli venne conferita la Medaglia d’Argento al Valore Militare alla Memoria con la seguente motivazione:
Arditissimo pilota da caccia di indiscusso valore, partecipava con instancabile slancio alla difesa dell’Eritrea eseguendo numerose audaci azioni e prendendo parte a diversi combattimenti aerei contro forze nemiche soverchianti. Durante un attacco nemico alla Base di Cura, decollava col suo apparecchio CR.32 sotto infuriare del fuoco avversario ed impegnava combattimento contro forze nemiche superiori battendosi strenuamente dell’impari lotta fino a che colpito precipitava sul campo incontrando morte gloriosa nel rogo dell’apparecchio.
Cielo dell’Aeroporto di Gura-Eritrea, 3 febbraio 1941
Cartolina panoramica di Decamerè, Vincenzo indica con una crocetta l’aeroporto di Gura, affrancata con c. 50 (soggetti vari) manoscritta il 10.2.40 ed inoltrata l’11.2.40 dall’Ufficio postale di Decamerè, per Bari
Foto scattata il 12 giugno 1995 in occasione della benedizione del Labaro dell’Associazione Arma Aeronautica Sezione di Casamassima intitolata al sottotenente Vincenzo D’Addetta. sono ritratti la Signora Vincenza Vittoria Romana D’Addetta Di Donna, figlia del sottotenente Vincenzo con il Presidente della A.A.A. Sez. di Casamassima, Cav. Pietro BELLOMO
Nel 1997 la Signora Etta Misuraca, vedova di Vincenzo, fa visita alla A.A.A. Sezione di Casamassima incontrando il Presidente
Il Comune di Casamassima il 13 gennaio 1997, con delibera n. 5, onera la tenacia e il valore del sottotenente pilota Vincenzo D’Addetta dedicandogli una via alla memoria