PER NON DIMENTICARE AL SACRARIO MILITARE DEI CADUTI D’OLTREMARE DI BARI
Il 28 novembre 2023 si è svolto al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari la deposizione di una corona d’alloro da parte della Scuola Allievi Finanzieri della città di Bari per onorare le spoglie di circa 75.000 militari italiani caduti in terra straniera durante il secondo conflitto mondiale riportati in Patria a seguito delle dismissioni dei cimiteri di guerra costruiti a suo tempo nei territori occupati: Balcani, Africa Settentrionale e Orientale, Grecia e isole dell’Egeo, circa 40.000 di Essi sono tuttora ignoti. La struttura, inoltre, custodisce al suo interno coloro che perirono in Albania durante la 1ª Guerra Mondiale. Recentemente sono stati traslati nel complesso anche quei soldati periti nei campi di concentramento o di lavoro istituiti dopo l’8 settembre 1943 nel territorio della ex Repubblica Democratica Tedesca.
Per la prima volta vi hanno partecipato oltre 600 Allievi Finanzieri della Scuola AA. FF. di Bari. Il Generale di Corpo d’Armata Bruno BURATTI, Ispettore per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, con la presenza del Generale di Brigata Marco LAINATI, Comandante della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari e dal Colonnello Andrea DI CAGNO, Comandante della Scuola AA. FF. di Bari, ha dato inizio alla cerimonia seguita dalla benedizione della corona d’alloro da parte del Cappellano Militare Don Tommaso CHIRIZZI. Ha fatto seguito l’accompagnamento della corona all’altare, sulle note della canzone del Piave, strumentata dalla fanfara della Legione Allievi e dal coro degli Allievi Finanzieri; concludendo il “silenzio d’ordinanza” che ha reso solenne il tributo ai Caduti.
Il Generale Buratti, nel suo intervento, ha voluto dedicare un pensiero ai giovani Bersaglieri che la sera prima sono stati coinvolti in un tragico incidente stradale a Mottola (TA), esprimendo il suo personale cordoglio ai familiari ed alla Forza Armata. Ha proseguito ispirandosi ai 276 finanzieri tumulati, le cui spoglie provengono dai teatri di guerra in epigrafe e in particolar modo, ai militari italiani trucidati a Cefalonia e Corfù nell’80° anniversario dell’eccidio. A Cefalonia e Corfù erano dislocate le Compagnie del 1° Battaglione mobilitato della Guardia di Finanza al comando della 33ª Divisione Fanteria “Acqui”. Il Generale Buratti ha letto la motivazione della Medaglia d’Oro al Valore Militare alla Bandiera della Guardia di Finanza di cui trascrivo:
Temprato in numerosi aspri combattimenti, tenace nelle lotte più cruente, temerario negli ardimenti, pervaso da indomito spirito guerriero, teneva fede alle leggi dell’onore militare e, a fianco dei reparti della Divisione “Acqui” nella tragica ed eroica resistenza di Cefalonia e di Corfù, dava largo, generoso contributo di sangue, battendosi in condizioni disperate ed immolandosi in glorioso olocausto alla Patria”.
Cefalonia Corfù, 9-25 settembre 1943. DP del 28 luglio 19150
Chiude il suo discorso citando le Medaglie d’Oro al Valor Civile del vicebrigadiere Alberto DE FALCO e del finanziere scelto Antonio SOTTILE. Sono trascorsi 23 anni da quella notte del 23 febbraio 2000 quando, in contrada Jaddico, S.S. 379 i due finanzieri, in servizio presso la compagnia Pronto impiego di Brindisi, nel tentativo di intercettare un’autocolonna contrabbandiera, rimasero coinvolti in un violento incidente spirando sul colpo. Quella sera a bordo della stessa autovettura c’erano altri due militari che, nonostante le gravi ferite riportate, riuscirono a sopravvivere.
La cerimonia è proseguita presso la Stele ai Caduti della Guardia di Finanza con l’apposizione di una corona in onore di tutte le Fiamme Gialle decedute nell’adempimento del dovere.
Al termine della cerimonia, il Generale Buratti, ha visitato il Museo del Sacrario e la Sala Liturgica accompagnato da Don Tommaso Chirizzi e dal dirigente del Sacrario, il Maggiore Cosimo DE LIBERO, a cui gli è stato consegnato un Crest. Per ultimo sono stato invitato alla presenza del Generale Buratti ed in memore della giornata, mi sono pregiato di omaggiare lo stesso con il mio libro “Il massacro della Divisione “Acqui” 1939-1943 ricevendo in omaggio una penna e l’invito a continuare le mie opere alla luce del messaggio da me sottolineato “chi non ricorda il passato è condannato a riviverlo” e ancora più importante che “le guerre nascono nella mente degli uomini ed è nella mente degli uomini che deve essere costruita la pace” dall’Atto Costitutivo dell’UNESCO – Londra 16 novembre 1945. Altri due libri sono stati donati alla biblioteca della Scuola Allievi.
Per me è stata una mattinata di memoria accompagnata anche dalla sofferenza che ogni qual volta il Sacrario determina nell’animo. I nostri padri, nonni, zii non periranno del tutto finché rimarrà il loro ricordo in nome del dovere, altruismo e per la libertà. Essi hanno dato il loro sangue per un futuro migliore che purtroppo tarda ad avvenire.
Alla celebrazione erano presenti un folto gruppo di studenti del Liceo San Benedetto di Conversano (BA). I loro visi erano simili a quelli degli Allievi, tutti giovanissimi, ragazze e ragazzi, questi ultimi quasi senza barba, come chi vi scrive in quel lontano corso allievi del 1967/68 – 2° Battaglione di Portoferraio e successivamente fiamma gialla di cui, ancora oggi, sono orgoglioso di aver indossato per quasi 5 anni. Tantissimo mi ha donato, soprattutto il senso del dovere che ha sempre caratterizzato i miei anni.
Un particolare ringraziamento a Don Tommaso Chirizzi e all’ex dirigente del Sacrario, Colonnello Donato MARASCO.