Pietro MONFREDA
Il foglio matricolare specifica che nacque il 4 settembre 1893 a Casamassima, da Nicola e da Mariantonia Milillo. Il 1° dicembre 1913 fu soldato di leva di 1ª Categoria. Il 24 maggio 1915 fu chiamato alle armi per mobilitazione per il Regio Decreto del 22 maggio 1915 (Circolare n. 370 del G. M.), non si presentò perché all’Estero. Al rientro si presentò al D. M. il 15 novembre 1915, venne inquadrato nel 48° Reggimento Fanteria. Il foglio matricolare annota la data della morte “Come da informazioni avute dai RR. CC. di Casamassima in data 8 dicembre 1921”. Iscritto nel registro dell’Ospedale da Campo di 200 posti letto n. 224, a pagina 72, n. 70 d’ordine, risulta che il giorno 2.7.1916 moriva il soldato Pietro Monfreda dell’8ª Compagnia del 30° Reggimento Fanteria per causa di avvelenamento di gas asfissianti e sepolto a Gonars (Udine). Dichiarazione a firma del maggiore medico Antonio Grollo, del cappellano militare Virginio Girelli e dal sottotenente G. Battista Zorio. La Banca Dati di “Onorcaduti” determina come segue: Monfreda Pietro di Nicola, soldato del 30° Reggimento Fanteria, nato il 4 settembre 1893 a Casamassima, morto il 2 luglio 1916 nell’Ospedaletto da Campo n. 224 per ferite riportate in combattimento.
Nota Storica: Il 29° e il 30° Reggimento Fanteria formavano la Brigata “Pisa”. La sede in tempo di pace era per il 20° Fanteria a Potenza e per il 30° a Nocera Inferiore. I Distretti si reclutamento erano: Alessandria, Ancona, Cremona, Cuneo, Firenze, Girgenti, Milano, Nola, Perugia, Sacile e Sassari. Il 29 giugno 1916, l’avversario, dopo intensa preparazione di artiglieria sulla zona di Sagrado e Sdraussina e contro i ponti dell’Isonzo, lanciò nubi di gas venefici, sotto l’azione micidiale dei quali i pochi reparti del 2° e 3° battaglione del 30° Rgt., furono costretti ad abbandonare la “Buca Carsica” e la “Lunetta” che presidiavano. I superstiti della Brigata, insieme con quella della “Regina”, contrattaccano violentemente e riescono a trattenere prima, ed a ricacciare poi completamente il nemico. La Brigata “Pisa” perse 31 ufficiali morti, 41 feriti ed un disperso, 416 soldati morti, 171 feriti e 993 dispersi. Il nostro Pietro Monfreda, portato all’Ospedaletto da Campo n. 224, a causa del gas, moriva.