Piazza della Repubblica
La piazza fu aperta intorno al 1865 per servire l’allora nuova stazione centrale (il tracciato ferroviario correva sugli odierni viali Tunisia, Ferdinando di Savoia e Liberazione). La costruzione della stazione rese necessaria l’apertura di una nuova strada radiale (l’attuale via Turati) per il collegamento con il centro cittadino; la nuova strada attraversava il bastione allora esistente tramite un sottopasso, battezzato Barriera Principe Umberto. La nuova piazza racchiudeva un grande giardino centrale, intorno al quale correva il traffico carrabile e tranviario diretto alla stazione. Negli anni venti del XX secolo la piazza, fino ad allora nota come Piazzale Stazione Centrale, prese il nome di Piazzale Fiume in onore della città del Carnaro. Nel 1927 venne costruito l’Hotel Principe di Savoia. Nel 1931 venne costruito la Stazione Centrale fu chiusa e sostituita dall’attuale posta circa 1 km più a nord; la piazza fu pertanto allargata, sia verso nord (sull’area già ferroviaria), sia verso sud (sull’area del bastione abbattuto), assumendo l’aspetto attuale. Negli stessi anni trenta furono realizzati gli imponenti edifici residenziali che ancora caratterizzano la piazza. Anche se in maniera minima, la piazza reca ancora i segni del pesante bombardamento alleato che la città subì nell’agosto 1943. Su alcuni degli alti pali in ferro che reggono i cavi dei tram sono presenti i segni e i buchi delle schegge delle bombe esplose, che in alcuni casi li trapassarono da parte a parte lasciando delle vistose slabbrature verso l’esterno. Dopo il 2 giugno 1946 alla piazza fu cambiato il nome in quello attuale per celebrare la proclamazione della Repubblica.