NAPOLI, 24 NOVEMBRE 2018
REAL CAPPELLA DEL TESORO DI SAN GENNARO
Convegno in onore dei Santi ricordando il Venerabile Caraffa e il Servo di Dio Mons. Tonino Bello
Mostra – FUORI DALLA PLASTICA E RISCOPERTA DELLE MERAVIGLIE DELLA TERRA
Il convegno sul Patrimonio intangibile, fa parte della Rassegna “AUTUNNO IN CAPPELLA 2018” e, ha tra i suoi obiettivi prioritari, l’attuazione di misure atte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale fra le generazioni, per la sua salvaguardia, preservazione, valorizzazione.
Organizzato dai Club per l’UNESCO di Bisceglie e di Napoli, insieme all’Ecc.ma Deputazione della Cappella del Tesoro, di cui è Vice Presidente il Duca d’Andria e Castel del Monte, dott. Riccardo Carafa, si avvale di illustri relatori e artisti; con i saluti istituzionali le autorità civili e religiose di Napoli, tra cui Padre Mario Rega – Rettore della Congregazione Pii Operai di Napoli – e fr. Massimo Civale Vicario Generale Confederazione Internazionali dei Cavalieri Templari di San Bernardo di Chiaravalle. Per i Club per l’UNESCO di Bisceglie e di Napoli, rispettivamente Pina Catino e Fortunato Danise.
Il cav. Pina Catino – ricercatrice e storica, presenta la vita e le opere del Beato Carlo Carafa in duetto con il poeta e sociologo dott.ssa Antonella Pagano. A seguire il prof. Luigi Palmiotti (storico e Direttore del Museo Etnografico F. Prelorenzo di Bisceglie) illustrerà la vita e delle opere di don Tonino Bello. L’intervento conclusivo del postulatore della Santa Sede, avv. Nicola Giampaolo, farà luce sulle procedure per la causa di beatificazione dei Santi. La causa di beatificazione di Carlo Carafa iniziò nel 1740 e nel 1832 venne dichiarata l’eroicità delle virtù che lo consacrarono Beato. Per il Servo di Dio, mons. Antonio Bello, è in atto la Causa di beatificazione e canonizzazione, per la fase del riconoscimento delle virtù eroiche.
L’incontro tra due realtà meridionali così importanti hanno stimolato e prodotto momenti di confronto su antiche tradizioni. Il prof. Fortunato Danise – Presidente Club per l’UNESCO di Napoli ha evocato l’Arte della Terracotta a San Gregorio Armeno. Pina Catino, Presidente Club per l’UNESCO di Bisceglie, ha illustrato “Il rapporto di Mons.Bisceglia” sulla conoscenza dello stato della ceramica in Provincia di Bari. Nei primi dell’ottocento Mons. Bisceglia scriveva dei principali centri di produzione della ceramica nell’area barese. Una testimonianza preziosa e tuttora viva in decine di laboratori e botteghe artigiane.
FUORI DALLA PLASTICA E RISCOPERTA DELLE MERAVIGLIE DELLA TERRA
Nell’appartamento storico del Domenichino, è stata allestita una mostra d’arte “FUORI DALLA PLASTICA e riscoperta delle meraviglie della Terra”, inaugurata il 6 novembre, evento organizzato dai 2 Club per l’UNESCO; l’antica capitale del Mezzogiorno e la cittadina pugliese sono unite dai lavori di decine di talenti in un percorso culturale di straordinaria attualità; operazione culturale sinergica per contribuire alla diffusione di valori e di comportamenti virtuosi, da parte di tutti, contribuendo alla formazione di una coscienza ambientale orientata ad uno sviluppo sostenibile.
Artisti, fotografi, musicisti, orafi, noti e meno noti , insieme in un impegno sociale con scuole ed enti pubblici; per Bisceglie sono esposti i lavori del 2^ Circolo didattico “Caputi” , scuola associata all’UNESCO e quelli di Luigi Basile, Davide Bellaggi, Pina Catino, Vincenzo De Sario, Assunta Fino, Federica Francia, Giacomo Gesmundo, Giacomo Nello Stefano Miale, Luigi Palmiotti, Vitoronzo Pastore, Angelo Perrini, Amedeo Persi, Roberto Sibilano. Per la città di Napoli espongono : Renato Aiello, Loretta Bartoli, Francisco Antonio Basile Pascale, Stefania Colizzi, Carlo Cottone, Fortunato Danise, Carmine De Gregorio, Giovanni Di Cecca, Raffaele Giustino, Pasquale Manzo, Luciana Mascia, Aurora Micieli De Biase, Sabrina Montuoro, Francesco Rosa, Roger Peeraerts, Dario Pegna, Silvia Schettino, Arturo Vastarelli. Il prof. Fortunato Danise ha curato la direzione artistica.
La Puglia in questa Mostra viene ben rappresentata anche con una sezione curata dalla Società Italiana di Geologia Ambientale . Altro interessante percorso espositivo fotografico con connotazioni ambientali e paesaggistiche, che mette in risalto zone incontaminate come l’Alta Murgia, il Parco Nazionale del Gargano. Siamo davanti all’unica Regione italiana che presenta tre differenti ambiti geologici – Gargano, Murge e Salento; un patrimonio di studiosi e geologi che contamina arti e tradizioni nell’apprendere che il messaggio “Fuori dalla plastica”, in questo contesto espositivo, viene affidato alla buona volontà di chi questo patrimonio deve saper conservare.
Dal dibattito è emerso che, malgrado l’emergenza drammatica, la lotta alla plastica è possibile, mettendo insieme idee, risorse e tecnici qualificati, sul fronte legislativo, iter già in corso con un ruolo importante giocato proprio dal nostro Paese, e su quello della ricerca scientifica, in sinergia con l’Università. Ma uno degli aspetti più importanti è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in modo particolare dei giovanissimi.
Amante dell’Arte, durante gli anni ‘80 decisi di incamminarmi nei meandri dell’Arte pittorica, dando libero spazio alla mia visione della natura. Ne conseguirono una serie di opere tra cui “Natura in Valle d’Itria”, con la quale cercai di dar luce alla bellezza della mia terra e alla semplicità della vita contadina. Le caratteristiche abitazioni, tetti a cono, chiamati “trulli”, dal 1996 sono tutelati dall’UNESCO quali patrimonio dell’umanità. A parte Alberobello, migliaia di trulli sono isolati nella valle d’Itria, formando centinaia di fattorie produttori di pastorizie bovine e derivati; il rispetto dell’ambiente è determinate per la continuità futura.