INTERNATO DOMENICO LAPALOMBELLA DI MODUGNO (BA)
Nacque il 30 ottobre 1920 a Modugno, da Giuseppe e da Agnese Mele, abitante in via Squadrilla, 44, di professione sarto. Il 12 marzo 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi e inquadrato nel 139° Reggimento Fanteria. Il 28.10.40 si imbarcò a Taranto sbarcando a Valona. Il 20.4.41 venne ricoverato all’Ospedale Militare da Campo n. 403 per ferita di striscio da scheggia infilatasi nella coscia destra. Per tale ferita si imbarcò a Valona per l’Italia, sbarcando a Bari. Il 17.12.41 fu nominato caporale. Il 2.3.42 collocato in congedo illimitato. Richiamato il 21 maggio 1943 e inquadrato nel 71° Reggimento Fanteria, raggiunse il Reparto assegnato in Montenegro, Posta Militare n. 12.
Il 9 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 26.10.45 e, dopo la licenza di rimpatrio, venne collocato in congedo il 26.12.45. Gli venne conferita la Croce al Merito di Guerra e due brevetti il 25.1.1960.
Cartolina di Risposta per lo Stalag IX A, inoltrata il 17.3.44 dall’Ufficio postale di Modugno per Domenico LAPALOMBELLA, matricolala 80657, campo di lavoro 3016
Caro figlio, oggi abbiamo ricevuto la presente e subito rispondiamo comunicandoti che stiamo tutti bene, augurandoci di te fino al ritorno. Il cognato Peppino non è ritornato e non sappiamo dove si trova. Mina gli ha scritto 6 volte, ci auguriamo che arrivi qualche sua notizia, saluti e baci da tutti.
Biglietto di Risposta per lo Stalag IX A, inoltrato l’8.7.44 dall’Ufficio postale di Modugno per Domenico LAPALOMBELLA, matricola 80657, campo di lavoro 3016
Caro figlio, finalmente dopo 4 mesi di attesa abbiamo ricevuto oggi la tua lettera del 7.5.44. non puoi immaginare la nostra gioia. Siamo rimasti contenti che una buona signora ti fa da mamma e che hai ricevuto nostre notizie, puoi stare anche tu tranquillo. Le tue sorelle stanno tutti bene. Da noi non c’è stato nessun movimento, soltanto quella grandinata di cui ti parlai il 16.7.43, mi hai capito bene. Per il pacco non si può, sono dolente e paziente. Per l’orologio e la bicicletta stai tranquillo, sono ben conservati. Non pensare a noi, stai tranquillo. Zio Rocco sta in Montenegro; per Peppino era lì e non sappiamo niente. Forti baci, seguono le firme delle tue sorelle, la tua mamma Agnese.
Raccoglitore 23. Archivio privato dell’Autore