MILITARI DISPERSI
Sergente maggiore Matteo ALPINO, nacque il 23 aprile 1916 a Conversano (Bari), era inquadrato presso il Comando del 2° Gruppo dell’8° Reggimento Artiglieria “Pasubio”.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 26.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Biglietto manoscritto il 27.11.42 da Matteo ALPINO, inoltrato il 30.11.42 dall’Ufficio dislocato a Malëvanskaia, per Conversano (Bari)
Carissima mamma, ti scrivo per dirti che sto bene e sono sempre allegro. Qui incomincia il freddo e le bufere sono frequenti, ma io sono in officina perciò sto meglio degli altri. Non si mangia male, ci danno diversi viveri di conforto, miele, marmellata, cognac e 5 sigarette al giorno; la carne si mangia tutti i giorni. Io ti scrivo anche quando non ricevo tue lettere, comprendo che le tue ci metteranno più tempo per giungere fin quaggiù. Prevedendo che questa lettera ti arriverà fra una ventina di giorni, ti invio fin d’ora i migliori auguri di Buon Natale e di inizio Anno. Tanti saluti a tutti di casa e tanti baci a te. Tuo figlio Ninuccio.
Vito CINQUEPALMI, nato il 15 maggio 1916 a Noicattaro (Bari), era inquadrato nell’8° Reggimento Artiglieria Divisione “Pasubio”
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 18.11.1943 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Manoscritta il 7.11.42 da Vito CINQUEPALMI, inoltrata l’8.11.42 dall’Ufficio dislocato a Poltavskaia, per Noicattaro (Bari)
Giuseppe MERCURI, nacque il 13 agosto 1922 a Soverato, era inquadrato nella 2ª Compagnia del 1° Battaglione dell’80° Reggimento Fanteria.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 11.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Biglietto postale manoscritto il 17.11.42 da Giuseppe MERCURI, inoltrato il 20.11.42 dall’Ufficio dislocato a Poltavskaia, per Platania (Catanzaro, ora Cosenza)
Cara zia, con tanta gioia e allegria rispondo alla vostra lettera con data 19 ottobre. Nel leggerla mi sono “congelato” il sedere sulla neve. Sono contento del vostro dire che state tutti ben di salute, cara zia, ti posso assicurare che anch’io me la passo bene fino a questo momento ringraziando Dio. Cara amatissima zia, mi dite che è venuto a trovarvi quel mio amico, per portarmi qualche cosa, lo ringrazio molto. Avrei bisogno di viveri. Ieri ho fato la lasagne, una vera parmigiana, speriamo che tutto finisca presto per venire a mangiare la tua che viene meglio accompagnato dal vostro buon vino. Cari, vi ringrazio assai per le accortezze che avete per me. Cara madre, non offendetevi se vi scrivo in questa lettera. Qui manca la carta. Fatemi sapere della raccolta delle olive, è andata bene? Qui fa molto freddo, nevica spesso. Madre cara, ti bacio e ti abbraccio, come pure a te zia, salutatemi tutti, che Dio ce la mandi buona, vostro Pino.