UFFICIO POSTA MILITARE N. 83
L’Ufficio P. M. 83 venne assegnato alla 9ª Divisione Fanteria “Pasubio”. Essa inquadrava il 79° e l’80° Reggimento Fanteria e l’8° Reggimento Artiglieria.
Nel 1940 venne dislocata nel veronese fino all’aprile del 1941.
Nel 1941 fu schierata al confine orientale all’inizio del conflitto con la Jugoslavia. Il 16 aprile entrò in Dalmazia verso Sussak e Otocac. Al termine del conflitto rimase nella zona di Sebenico-Spalato in operazioni di rastrellamento, fino al 28 maggio quando rientrò in Italia. Destinata al fronte russo, iniziò le partenze il 10.7.41 da Verona. E’ la prima Unità a raggiungere il fronte russo il 6 agosto. Dal 18 al 26 settembre partecipò alla battaglia di Dnjepr proseguendo poi verso Petrikpwka, Dnepropetrovsk, Pavlograd e Ulianovka. In ottobre partecipò alle operazioni per la conquista del bacino del Donez. Dal 1° novembre investì il centro minerario di Gorlovka.
Nel 1942, nel gennaio affrontò 42 scontri nella zona di Izium e a Novaja Golrlovka. Dal 20 agosto al 1° settembre subì l’offensiva russa sul Don, ripresa, con più vigore, l’11 dicembre. Il 18 dicembre iniziò il ripiegamento assieme alle Unità delle Divisioni “Torino” e “Sforzesca”. Durante la ritirata, dal 22.12, parte dei resti della Divisione, con una forza complessiva di 600 uomini, fece parte del “Blocco Sud”. Il 25 dicembre raggiunse Krassnojarovka dove combatté fino al 28 contro forze russe a difesa della città. Il 30.12 affrontò un ulteriore combattimento prima di giungere in serata a Jrssa Ulof.Un’altra aliquota della Divisione fece parte del “Blocco Nord”. La ritirata si svolse tra continui combattimenti. Dal 23.12, asserragliati nel caposaldo di Tcertkovo, il “Blocco Nord”, formato da Italiani e Tedeschi, resistettero ai ripetuti attacchi russi.
Nel 1943, la sera del 15 gennaio si tentò di rompere l’accerchiamento. I resti della “Pasubio”, ridotti a 2.000 uomini, il 17 gennaio raggiunsero Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo. I resti della Divisione raggiunsero il Donez a Belaia Kalitva proseguendo il tragitto fino alle retrovia in ferrovia. I superstiti iniziarono il rimpatrio a fine marzo 1943. In seguito alla perdita del proprio Ufficio P. M. presso la Divisione “Pasubio”, venne istituita a Sovievka, dal 14 gennaio 1943, una Sezione Staccata dell’Ufficio P. M. n. 88. La Divisione “Pasubio” venne poi ricostruita in Italia nel maggio 1943 ed ebbe assegnato l’Ufficio P. M. n. 177.
Fronte e retro di busta manoscritta da Pietro L’ABBATE, era inquadrato nell’11ª Compagnia, 3° Battaglione del 79° Reggimento Fanteria, manoscrive: Zona d’operazioni esente da tassa, inoltrata il 21.11.42 dall’Ufficio dislocato a Poltavskaia, per Conversano (Bari), timbro di arrivo il 12.12.42
Retro di busta per via aerea, manoscritta da Vincenzo COLABRARO, era inquadrato nel 3° Gruppo Reparto Comando dell’8° Reggimento Artiglieria, inoltrata il 5.8.42 dall’Ufficio dislocato a Kaciari, per Soverato (Catanzaro, ora Cosenza)
Manoscritta il 27.9.42 dal sottotenente Francesco COLONNA, era inquadrato presso il Comando della Divisione “Pasubio”, inoltrata il 28.9.42 dall’Ufficio dislocato a Verkihnyi Krushilin, per Bologna
Carissima Mary, grazie mille per la tua lettera, ricevuta pochi minuti fa. Spero che, quando riceverai questa cartolina, mamma sarà già ritornata. Penso che il suo morale darà un po’ giù e tu devi divertirla. Farla dormire e mangiare per rimetterla dai dispiaceri che ha avuto. Mi raccomando a te! Di Ugo avete notizie? Scrivimi più spesso, io ho parecchio lavoro, ma ti risponderò ogni volta che potrò, e a noi qui lontani fa sempre piacere ricevere molta posta. Ti abbraccio, Francesco.
Manoscritta il 30.9.41 dal sergente Gino MORA, era inquadrato presso il Comando dell’8° Reggimento Artiglieria, inoltrata l’1.12.41 dall’Ufficio dislocato a Gorlovka, per Novara
Cari, ho avuto ieri la vostra lettera del 15.10, state tranquilli che pure io prego sempre il Signore per la grande Vittoria e perché mi tenga lontano dai pericoli. Io mi trovo sempre benissimo ed aspetto il grande giorno della gioia di tutti. Abbiate i miei migliori auguri di Buone Feste Natalizie, saluti cari, Gino.
Manoscritta il 14.1.42 dal caporale maggiore Silvino GREZZANA, era inquadrato nell’8° Reggimento Artiglieria, inoltrata il 24.1.42 dall’Ufficio dislocato a Rikowo, per Campalto (Verona, ora Venezia)
Miei carissimi, della vostra posta ancora niente (così è per tutti noi, cioè una cosa generale), dicevano per il cambiamento di un’altra strada ferroviaria, dovendo servire la vecchia per altre cose e così, per questo cambiamento subiremo qualche giorno di ritardo fino alla sistemazione della nuova linea già in funzionamento. Qui sempre le solite cose, tale irregolarità del servizio postale accade anche per la posta in partenza. Nessuno pensa a quanti sospiri e preoccupazioni procurano ai nostri cari lontani. Tutti noi siamo rassegnati, giorni dopo giorni. Il sole non si vede ma viene sostituito dal vento (quello vero che passa i sette muri), con il frescolino di sempre non mai al di sotto dei meno 30 gradi. Le strade non ve li potete immaginare con il continuo passare di autocarri e slitte. Il nevischio portato qua e là dal vento, viene talmente pressato che lo rende come un piano da biliardo e si presta benissimo agli abili sciatori e pattinatori. Speriamo che tutto finisca, tanti cari baci a tutti, vostro Silvino.
Busta per via aerea affrancata con lire 1 (coppia verticale di c. 50 p.a. “Pegaso” manoscritta il 20.10.42 da Romano MONTANI, era inquadrato nella 2ª Compagnia del 1° Battaglione del 79° Reggimento Fanteria, inoltrata dall’Ufficio dislocato a Poltavskaia, per Roma
Manoscritta il 28.10.42 dal caporale maggiore Luciano BIANCHI, era inquadrato nella 1ª Compagnia del 1° Battaglione dell’80 Reggimento Fanteria, inoltrata il 31.10.42 dall’Ufficio dislocato a Poltavskaia, per Campiglia Cervia (Vercelli, ora Biella)
Carissimo Dino, ti giungano graditi a te e ai tuoi cari i miei più sinceri saluti con l’augurio di ogni bene. Credo lo saprai, Virgilio si trova in Bosnia da più di un anno. Non ci scriviamo più perché siamo in discordia. Se vuoi il suo indirizzo per scrivergli te lo accludo. Qui è come al solito, speriamo che tutto finisca presto. Un abbraccio e una stretta di mano, tuo amico Luciano.
Manoscritta il 26.10.42 dal caporale Francesco DARCONZO, era inquadrato nella 1ª Batteria del 18° Gruppo di Formazioni P. M. 83, inoltrata il 30.10.42 dall’Ufficio P. M. 156 dislocato a Kupiansk, per Alessandria
Caro compagno Mariano, vengo a scriverti questa mia cartolina facendoti sapere il mio ottimo stato di salute, così spero anche di te e tutti i nostri compagni. Ti faccio sapere che siamo partiti il 12 da Fossano e verso le sette stavamo alla stazione di Alessandria, stava la banda che suonava. Avrei voluto venire a trovarti, ma siccome si partiva presto non mi sono azzardato, oltretutto, sul treno ricevetti la tua cartolina. Ancora oggi non siamo arrivati a destinazione. In questo posto dove siamo adesso, sono tre giorni che siamo fermi, si vocifera che oggi si riparte. Termino il mio dire inviandoti tanti saluti, a Costantino e a tutti gli altri. Il tuo amico, Francesco.
Busta manoscritta da Vincenzo MARADONTE, era inquadrato nella 3ª Compagnia dell’8° Battaglione P. M. 83, inoltrata dall’Ufficio postale di Krakau 2 (Cracovia), per Chiaravalle Centrale (Catanzaro), timbro di arrivo il 7.11.1942