RELAZIONE del Capo meccanico di Iª Classe Arturo NANNI, matricola 78838
Bologna, 18 maggio 1945
Sbarcato a Genova il 30 giugno 1942 dal piroscafo “Giulio Cesare” unitamente alla propria famiglia proveniente dall’Africa Orientale (Addis Abeba), dove mi trovavo fin dal 1937 quale comproprietario e gestore della Officina Meccanica Fratelli NANNI, mi stabilii a Bologna. Il giorno 8 gennaio 1943, fui richiamato in servizio nella Regia Marina quale Capo meccanico di 1ª Classe e rimasi a disposizione presso il Deposito C.R.E.M. di Venezia fino al 28 marzo 1943, dove a tale data, ebbi la destinazione al Maridif di Taranto, reparto nebbiogeni.
Il 3 maggio fui ricoverato all’ospedale Principale M. M. di Rondinella (Taranto) per ulcera duodenale, contratta in zona di guerra ed aggravata per causa di servizio e mi fu concessa una licenza di convalescenza con assegni di due mesi con l’ordine di presentarmi alla visita di controllo in data 7 luglio 1943 all’ospedale M. M. di Mirano (Venezia). A tale data mi fu rilasciato una nuova licenza di mesi quattro, così avrei dovuto ripresentarmi il 7 novembre 1943.
Dopo l’8 settembre non mi presentai più a nessuna autorità, sia civile che militare, così non percepivo nessun stipendio. Da tale data non espletai nessuna attività di lavoro perché non volevo essere soggetto a rastrellamento o a deportazione dato che avevo voluto regolarizzare sotto il governo della repubblica sociale la mia posizione militare, così fino al 21 aprile 1945, data della liberazione di Bologna. Ho vissuto consumando quei pochi risparmi che avevo portato dall’Africa Orientale ed ho subito la distruzione della propria casa e di quella paterna, perdendo tutto quello che possedevo, tanto in mobilio come in vestiario, compreso la divisa.
PARTIGIANO CAPO NOCCHIERE ALVARO ANTONONI – Vitoronzo pastore