Marinaio di 1^ Classe Antonio ROMITO
Nacque il 29 maggio 1920 a Bari, da Michele e da Giacoma Addante, abitazione in via Strada Santa Lucia, n. 25, di professione cementista. Con matricola n. 51363 venne iscritto di leva il 16.7.40 nel Comparto Marittimo per la ferma di 28 mesi. Giunse il 15 giugno 1941 al Deposito C.R.E.M. di Brindisi, prestò giuramento il 21 giugno.
Riassuntivo delle destinazioni:
- dal 15.6.41 al 22.6.41, Deposito C.R.E.M. di Brindisi,
- dal 23.6.41 al 31.5.42, a bordo della R. T. “AUDACE”,
- dal 1.6.42 al 18.6.42, Maridepo di Pola,
- dal 19.6.42 al 22.10.43, a bordo della R. N. Inc. Ausiliario “LUBIANA”,
- dal 23.10.43al 30.10.43, Maridepo di Brindisi,
- dal 31.10.43 al 4.11.43, Comando Flottiglia RR. DD. Brindisi,
- dal 5.11.43 al 20.6.44, Maridepo Brindisi,
- 6.44 al 2196.44, Marireggiodep, giorno in cui venne inviato in licenza illimitata. Il 24.9.45 fu collocato in congedo.
Licenze usufruite:
- dal 28.8.41 al 18.9.41, licenza straordinaria per la morte del padre, giorni 20,
- dal 24.1.52 al 16.2.42, licenza speciale giorni 22,
- dal 9.4.42 al 27.4.42, licenza di convalescenza giorni 18,
- dal 25.7.42 al 1.8.42, breve permesso giorni 6,
- dal 15.4.43 al 3.5.43, licenza speciale giorni 15+2.
Nelle note caratteristiche si trova scritto che il marinaio Romito è un buon elemento. Attivo. Esplica bene gli incarichi a lui affidati. Non soffre il mare, cura la divisa. Sa nuotare e vogare. Si propone per la classifica a Comune di 1ª classe. Il 1° giugno 1943 venne classificato ‘Comune di 1ª classe’ dal Comando Ionio e Basso Adriatico.
Biglietto manoscritto il 13 ottobre 1942 dal marinaio Antonio ROMITO, era prigioniero al Campo n. 309 dislocato in Egitto con matricola n. 89582 dislocato in Egitto, inoltrato per Bari
Carissima sorella, mi sono pervenute quattro lettere, una di papà, una da te e le altre due dalla zia Concetta. Nel leggere la tua ho notato che era la più importante. Il solito fatto della famiglia Papalino, solo una coda ti voglio dire di non perdere tempo di parlare di quella gente, specie del signor Papalino che ogni volta che mi scriveva era insopportabile che, quasi lo mandavo a quel paese. Cara Sofia, dirai a zia Concetta che la notizia della sua sorellina l’ho ricevuto ed ho anche risposto, vi dico che il dolore è molto forte per la sofferenza incolmabile. Io sto bene, si tira avanti, non state in pensiero per me. Spero tanto che voi tutti stiate molto meglio, non altro che abbracciarvi tutti, baci, vostro Antonio.