MOSTRA ARMA DEI CARABINIERI
CAVALLINO (Lecce) – Le uniformi che hanno segnato duecento anni di storia dell’Arma dei Carabinieri in mostra a Cavallino. Dal 6 al 10 novembre 2015, la Civica Amministrazione ha allestito nelle sale dell’ex Convento dei Domenicani, oggi plesso dell’Università del Salento, la Mostra «Divise storiche dell’Arma dei Carabinieri», iniziativa voluta per celebrare i vent’anni dall’istituzione della locale Stazione Carabinieri e «per esprimere a tutti i suoi militari la propria gratitudine per l’encomiabile attività svolta in questi quattro lustri in favore della Comunità».
Il taglio del nastro della mostra è fissato per venerdì 6 novembre alle 17.30, alla presenza del Sindaco della Città di Cavallino Avv. Michele Lombardi, dell’assessore alla Cultura On. Avv. Gaetano Gorgoni, del comandante della Stazione Carabinieri di Cavallino luogotenente Riccardo De Bellis e delle autorità militari.
Cinquanta i pezzi in esposizione, provenienti dall’11° Battaglione «Puglia» di Bari, comandato dal tenente colonnello Giuseppe Sportelli, dove la mostra è curata dal maggiore Michele Miulli. Alcuni pezzi in esposizione sono di proprietà dei collezionisti Paolo ed Emanuele Caradonna Moscatelli. A completare la mostra sono poi centinaia di cartoline d’epoca e di lettere dal fronte della Grande Guerra, in originale di proprietà di Vitoronzo Pastore, collezionista e scrittore. Tra le divise in mostra, la rara uniforme da guerra grigioverde dei Reali Carabinieri del 1909, la Grande Uniforme Storica da maggiore di epoca umbertina e l’uniforme usata per la Missione Antica Babilonia in Iraq. In mostra anche le opere degli artisti Roberto e Dario Chiavarini, Michela Sepe, Giuseppe Pace Potenzieri, Gabriele Iagnocco e Maria Pia Di Stefano.
Con tale interessante iniziativa si intende esprimere a tutti i Militari dell’Arma la gratitudine per l’encomiabile attività svolta in questi quattro lustri in favore della Comunità cavallinese, ribadendo la convinzione che la Benemerita, a cui l’intera Nazione è riconoscente, è il segno tangibile della presenza dello Stato sul territorio e presidio insostituibile di legalità per ogni cittadino.
La mostra è stata prorogata fino al 15 novembre