Corrispondenza dal fronte

LA CORRISPONDENZA DELLA GRANDE GUERRA – Vitoronzo Pastore

INOLTRATE ALLA CITTÀ DI BARI

Franchigia manoscritta il 20 aprile 1916 dal sergente Giuseppe CICIRIELLO, era inquadrato nella Direzione Sanità del XI Corpo d’Armata, inoltrata dalla P. M. per il prof. Enrico Mele, Regia Scuola Normale Femminile.

Per il giorno di riconoscenza: Pasqua 1916. Dalla zona di operazioni, sempre al mio posto, invio i migliori e più sentiti saluti uniti alla espressione del mio immutabile affetto, vivo nella mia anima. Guardo, veramente all’avvenire che io accetto, da forte figlio d’Italia, quale che sarà, Avanti sempre! Giuseppe Ciciriello.

Cartolina postale per la corrispondenza di feriti di guerra con l’annullo dell’Ospedale Militare di Chieti, inoltrata il 9 dicembre 1915 da Ederico MELE

Mio carissimo papà, appena arrivato a Chieti vi scrissi una cartolina alla quale non ho ricevuto alcun riscontro. Sto benissimo di salute. Lavoro da mattina a sera. Tutti mi cercano, tutti mi vogliono. È immenso piacere e sono orgoglioso per essere indispensabile. Tutti mi vogliono bene. L’aiutante maggiore mi ha promesso che non mi verrà scontato quando gli chiederò di andare per servizio, poiché per Natale sarà impossibile venire a Bari, egli mi permetterà di venire prima o dopo. Baci a tutti voi, bacioni, Federico.

Franchigia inoltrata il 22 maggio 1917 dall’Ufficio P. M., manoscritta dal soldato Francesco ALFONSO, era inquadrato nel 133° Reggimento Fanteria

Cugino carissimo, ieri ricevetti un’altra tua illustrata proveniente da Napoli. La prima che ricevetti da Benevento, avevo supposto che tu eri stato trasferito momentaneamente colà, mo ora ho immaginato che eri andato a fare qualche gita, per consumare i biglietti che ti spettano, non è vero?, attendo tua risposta. Ringrazio tanto il pensiero e l’attenzione che hai verso di me. Per il momento mi trovo sempre al medesimo posto e sto benissimo, come spero di te e famiglia, alla quale la saluterai caramente da parte mia. Baci ai tuoi figli, saluti alla tua moglie e tu ricevi affettuosi abbracci, tuo cugino Francesco.

Franchigia inoltrata il 15 gennaio 1919 dall’Ufficio P. M. 87 dislocato a Gemona del Friuli (Udine), manoscritta dal tenente Riccardo INTINI, era inquadrato all’Ufficio Censura del 22° Corpo d’Armata

Carissimo Michele, con quanto dispiacere abbia appreso la dolorosa notizia della morte di tua madre, puoi immaginare! Tanto più pensando al tuo dolore: tu che l’amavi tanto! Peraltro non si può pensare che è una fatalità questa: è mia ben magra consolazione questa certo, il tempo farà il resto. Coraggio dunque. Ti bacio fraternamente, Riccardo.

D’ADDOSIO UBALDO – Bari – Grande Guerra – Vitoronzo Pastore

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