DICHIARAZIONE del marò scelto Giovanni MARSILI
Io sottoscritto Giovanni MARSILI, nato il 24 giugno 1915 a Monteprandone (Ascoli Piceno), dichiaro sotto la mia responsabilità quanto segue:
Il giorno 8 settembre 1943 fui preso prigioniero a Tolone, col grado di marinaio scelto. Cercai diverse volte di allontanarmi e fuggire. Non mi fu possibile, fui ripreso, dato le circostanze del luogo sconosciuto e la severità della sorveglianza che in quei giorni aumentava e si intensificava. Appena catturato, restai quale prigioniero a Tolone, ivi per diverse volte fummo interrogati a collaborare e inquadrarci nelle file tedesche, la mia risposta fu sempre e dovunque negativa preferendo restare prigioniero che andare a combattere contro i miei fratelli italiani. Dopo due mesi fummo condotti da Tolone a Strasburgo, ivi fummo forzati a lavorare nelle ferrovie. Avevamo quale uomo di fiducia un nostro sergente (un certo Stanzani di Bologna), il quale si interessava molto per noi. Ho rinunciato a tutti ed a tutte le lusinghe e promesse fattoci per diventare civili e trattarci come tali. Nulla ho mai avuto più della spettanza di prigionia. Come alloggio si stava discretamente bene, avevamo qualche ricompensa mensile (circa una decina di marchi al mese), ricevevo ogni tanto qualche lettera da casa.
A novembre fummo condotti in Germania percorrendo diverse centinaia di km a piedi, sotto la pioggia ed a piedi scalzi, soffrendo fame, freddo e bastonate. Appena arrivati a Böblingen a 25 km da Stoccarda, venni requisito in una fabbrica di apparecchi, restai per la durata di circa quattro mesi insieme ai prigionieri francesi. Nel suddetto luogo, le condizioni di vita peggiorarono di giorno in giorno, non avevamo che a volte un po’ di acqua calda e qualche patata congelata. Dopo quattro mesi fummo nuovamente trasportati con camion in un’altra fabbrica di apparecchi (Plochinghen), a 60 km dal luogo ove eravamo prima. Diversi nostri compaesani li vedemmo ripassare con permesso e se ne ritornarono in Italia, chiedemmo anche noi e dopo una quindicina di giorni ci venne acconsentito di rimpatriarci. Presi la direzione di Innsbruck, ma appena arrivati non potei più proseguire per mancanza di forze ed esaurimento.Sostai diversi giorni presso un contadino a Kempten, ivi sopraggiunsero gli americani, ci diedero ordini di non più lavorare e di aspettare il rimpatrio. Infatti dopo una mesata con un camion ci condussero fino a Bolzano e con altri mezzi loro ci riportarono fino a casa.
Manoscritta il 4 dicembre 1944 da Giovanni MARSILI, internato allo Stalag V A dislocato a Ludwigsburg, matricola 76706, inoltrata per Ascoli Piceno
Cari genitori, scrivo queste poche parole per farvi sapere che sto sempre bene, così spero di voi tutti. Io non ho ricevuto più nulla da voi dal mese di maggio. Ora ho cambiato posto e sto lo stesso bene ringraziando il Signore. Vi saluto e vi bacio caramente a tutti, vostro affezionatissimo figlio Giovanni.