Prendo spunto dell’articolo pubblicato sul n. 13 “La Voce del Paese” di Casamassima del 3.7.2021 dal titolo:
L’INCIVILTÀ CITTADINA COLPISCE ANCORA A CASAMASSIMA
ADDIO ALLA MOSTRA DELLA SCUOLA E DEL GIOCATTOLO DI LUCA ACITO
A firma di Federica CAPOZZO che afferma:
Senso civico vuol dire rispettare gli altri e l’altrui, la cittadinanza e gli spazi, avendo coscienza del significato della responsabilità. Ma a Casamassima questo valore fondamentale su cui si basa l’umanità sembra essere facoltativo, e non un dovere. Quanto è accaduto nei giorni scorsi all’affermato collezionista casamassimese Luca Acito dimostra quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per poter raggiungere un adeguato senso civico e senso dell’appartenenza alla comunità…
A firma della Redazione si trova scritto: …Abbiamo provato a contattare chi si riteneva di competenza nella gestione degli spazi ma non abbiamo, ad oggi, ricevuta risposta. Continueremo la nostra indagine. Conclude che Palazzo Monacelle, è un bene comune, un pezzo importante della nostra storia e del nostro presente, un luogo deputato alla sinergia culturale che deve unire e mai dividere.
Esprimo pubbliche congratulazioni alla giornalista Federica Capozzo per la sua sensibilità di “Senso Civico” e alla Redazione per la “Sinergia culturale, unire e mai dividere”.
Cartolina affrancata con c. 2 “Aquila Sabauda”, inoltrata il 26 luglio 1903 dall’Ufficio postale di Casamassima, per Modena
Caro Luca,
ti hanno scritto che sei un “GUERRIERO” e per me sei anche oltre. Capisco benissimo la tua delusione!? Quello che hai raccolto con passione, caro Luca, merita rispetto. Una quindicina di anni fa, grazie a personalità culturali d’altri tempi di Casamassima e altri sul territorio e fuori Regione,trasformai, come d’altronde ora faccio e continuerò a fare se Dio vorrà, i miei sacrifici, (come i tuoi), e le mie privazioni, (come le tue), in azioni.
Tu Luca hai pensato sempre alla realizzazione di un Museo ed io, per il mio settore, a pubblicare libri sulla Memoria. Insieme ad essi ho presentato Mostre personali e collettive sul territorio italiano ed Estero e tu non sei stato da meno.
Cosa sanno i “Signori” del Comune di Casamassima dell’impegno, dei sacrifici, delle privazioni anche economiche impiegate per realizzare il tutto?
È da mettere le mani nei capelli, se ti raccontassi caro Luca, le modalità del trattamento riservatomi, utilizzando mezzi impropri al servizio del proprio dominio e posizione di potere anche in spregio al libero arbitrio.
Uno dei tanti:
Nel mese di marzo 2019 presentai al Comune di Casamassima domanda protocollata per l’acquisto di pochi volumi del mio libro “Stammlager l’incubo della memoria” da destinare alla Biblioteca comunale e alle biblioteche scolastiche di Casamassima, per una spesa complessiva di 300 euro. La domanda venne formulata con il ritiro del libro (cofanetto con tre tomi) il giorno da me stabilito sulla stessa. Al 50° giorno, a seguito del silenzio tombale mi presentai al Comune per il ritiro. Non riuscivano a trovarlo! Senza andare per le lunghe, mi venne consegnato senza averlo sfogliato, con la confezione integra come era stato depositato seguendo le modalità volute dalla stessa Amministrazione e cioè, indirizzata al Signor Sindaco del Comune di Casamassima Avv. Giuseppe NITTI e ad altri tre (non per conoscenza).
Tale situazione l’ho vissuta come un oltraggio, non tanto alla mia persona, ma alla Memoria di quei Casamassimesi e non solo, che vivendo le loro tragedie, hanno usato la mia mano per far sentire le loro voci, voci che speravo far giungere all’animo di tutti e maggiormente quello degli studenti che apprendano la storia dai libri, e ben poco sanno dei patemi di chi quella storia l’ha vissuta di persona.
Quella famosa confezione del cofanetto la conservo come icona. Da quel momento interruppi definitivamente il mio rapporto “personale” con l’attuale Amministrazione.
Successivamente diedi le dimissioni come Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sezione di Casamassima, anche a seguito della verbalizzazione di nomina di Presidente dell’Associazione Nazionale Divisione “Acqui” Sezione Puglia, con sede a Casamassima, da parte della Giunta Esecutiva Nazionale dell’A.N.D.A., nomina della quale mi sento onorato.
Credo fortemente che bisogna inginocchiarsi solo per Dio, per i Santi, per la Patria, per il Tricolore italiano, per gli Eroi, per i Caduti e Dispersi di tutte le guerre, mai e poi mai per un Diritto (per quest’ultimo vi sono le Sedi appropriate). La burocrazia è il male di tutti i mali, peggio del covid-19.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è formato da 30 Articoli, solo uno parla di Doveri e dice pressappoco così: Se tutti quanti esercitano il proprio dovere, non si andrebbe tanto lontano per cercare i Diritti.
Il 1° dicembre 1948, entrò in vigore la nostra Costituzione, quei 30 Articoli, più o meno, sono citati a tutela di tutti.
Le Regole bisogna osservarle e farle osservare, mai bussare alla porta, è deplorevole, meritevole di biasimo, invece, “petto in fuori e testa alta”.
Caro Luca, la terra non può muoversi per sua natura di tre movimenti grandemente diversi, ovvero bisognerebbe rifiutare molte dignità manifeste. (Galilei)