I.M.I. di Putignano
Luca GIOTTA
Nacque il 10 aprile 1920 a Putignano, da Domenico e da Vita Genco, abitante in via S. Giacomo, 41, di professione agricoltore. Il 20 marzo 1940 si presentò al Distretto Militare per chiamata alle armi, fu inviato in congedo provvisorio in attesa del congedamento del fratello Cesare. Richiamato il 9 gennaio 1941, fu inquadrato nella 2ª Compagnia Sussistenza.Il 10.8.42 venne trasferito alla 5ª Compagnia Foto-elettricisti del XVIII Corpo d’Armata P. M. 118 in Dalamazia.
L’8 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 27.8.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45.
Cartolina color rosa dei Distretti Militari per la chiamata alle armi
Franchigia per le FF. AA., manoscritta da Luca GIOTTA della 5ª Compagnia Foto-elettricisti del XVIII Corpo d’Armata, inoltrata il 6.8.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 118 dislocato Spalato, per Putignano
Francesco GIANNANDREA
Nacque il 19 febbraio 1920 a Putignano, da Pietro e da Rosalia Genco, abitante in vico I Purgatorio 26, di professione falegname. Fu chiamato alle armi il 2 febbraio 1940, inquadrato nel 26° Reggimento Genio e inviato al Deposito 9° Reggimento Genio in Trani. Il 18.2.40 partì, si imbarcò a Bari sbarcando a Tirana (Albania). Il 12.1.42 venne inviato in licenza straordinaria di 30 giorni. Il 27.2.42 si presentò al Comando Tappa di Bari; ripartì per l’Albania il 14.4.42. Il 17.10.42 fu trasferito alla Compagnia Minatori.
L’8 settembre 1943 venne catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 28.8.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45. Il 7.4.1986 gli venne conferita la Croce al Merito di Guerra.
Domenico LATERZA
Nacque il 5 aprile 1920 a Putignano, da Giuseppe e da Marta Laterza, abitante in via Specchia, 41, di professione meccanico autista. Il 27 gennaio 1942 si presentò al D. M. per chiamata alle armi e inviato nel Deposito 28° Fanteria “Ravenna” quale predestinato al 311° Fanteria. Il 12.3.42 venne ricoverato all’Ospedale Militare di Lugo (RA), fu dimesso con ritorno al Corpo Il 4.6.42 col proprio Reparto si trasferì nei Balcani (località Segna in Croazia). Il 5.8.43 fu ricoverato all’Ospedale Militare di Fiume, il giorno dopo rientrò al Corpo.
L’8 settembre 1943 si sbandò in seguito dell’Armistizio. Il 14 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato a Susak (Yugoslavia). Rimpatriò l’8.8.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45.
Fronte e retro di documento del 14.2.1949 relativo al Questionario (dati e provenienza del militare durante la prigionia) e la somma liquidata del periodo della stessa; 23 mesi di maltrattamenti di ogni forma, per una somma complessiva di lire 5.750 (250 lire al mese, questa fu la cifra che venne data ai sopravvissuti agli Stammlager).
Vito MEZZAPESA
Nacque l’8 agosto 1920 a Putignano, da Vincenzo e da Antonia Luigina Casulli, abitante in via Marchione, 26, di professione carrettiere. Si presentò il 9 febbraio 1940 al D. M. per chiamata alle armi, venne inquadrato nelle Batterie Contraerei da Posizione e inviato al Deposito Misto Truppe Egeo in Barletta. Il 19.2.40 si imbarcò a Bari sbarcando a Rodi e inquadrato nel 35° Raggruppamento Artiglieria da Posizione. L’1.8.40 venne nominato artigliere scelto, l’1.10.40 caporale e l’1.1.43 caporale maggiore. L’1.6.43 fu trasferito nel 56° Reggimento Artiglieria di Corpo d’Armata.
L’11 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 5.11.45 e, dopo la licenza di rimpatrio, venne collocato in congedo.
Franchigia manoscritta il 26.1.43 da Vito MEZZAPESA del 35° Reggimento Artiglieria, 191ª Batteria, Posta Militare 550 dislocato a Rodi, per Putignano
Carissimo fratello Giovanni, attendo sempre quello che mi hai detto, di mandarmi una foto insieme al fratello Donato, avrei tanto piacere rivedervi almeno in foto. Se Dio vuole, arriverà il momento che la faremo tutti insieme. Saluti e baci a tutti in famiglia, cara mamma, non stare in pensiero per me. Bacioni a te e papà, vostro figlio Vito.
Modulo per la spedizione del pacco non utilizzato dello Stalag XIII B, manoscritto da Vincenzo TRIULLI, matricola 2212, campo di lavoro 14016, inoltrato il 10.3.44 per Putignano
Cartolina dello Stalag XIII B, manoscritta il 3.3.44 da Vincenzo TRIULLI, matricola 2212, campo di lavoro 14016, inoltrata il 7.3.44 per Putignano
Cartolina per lo Stalag III D, inoltrata dall’Ufficio postale di Putignano per Stefano BIANCO, matricola 124521, campo di lavoro 195
Amatissimo figlio, ti rispondo all’unica tua del 20.11.43 che ho ricevuto oggi, ci rallegriamo che, benedetto Dio, stai bene; Lui ci deve aiutare sempre! Noi pure bene, tutti, Angioletta e i suoi stanno bene, tutti ti salutano caramente, tanti baci da me e da tuo padre.
Cartolina dello Stalag II B, manoscritta l’8.5.44 da Giovanni MEZZAPESA, matricola 49788, campo di lavoro 658-I, inoltrata per Putignano, timbro di arrivo il 13.7.44
Cari genitori, vi ho scritto 5 volte, non ho ricevuta nessuna risposta. Vi assicuro che sto bene, spero così di tutti voi. Sono ansioso di ricevere vostre notizie. Saluti e baci a voi tutti, vostro figlio Giovanni.
Biglietto Postale per Prigionieri di Guerra dello Stalag XIII B, manoscritto il 15.5.44 da Francesco PINTO, matricola n. 1859, Campo di lavoro n. 14039, inoltrato il 27.5.44, per Putignano
Carissimi genitori, vi scrivo questa lettera per farvi sapere che di salute sto bene, spero altrettanto di voi tutti in famiglia. Dunque cari genitori, quando mi scrivete fate sapere dove si trova il fratello Michelino, in Germania come me o altrove, spero in Dio che faccia stare tutti bene. Vi faccio sapere che il paesano è stato trasferito e della Provincia di Bari sono l’unico. Mi raccomando ricevete i moduli per la spedizione dei pacchi, di mandarmi cose che non si possono ammuffire: mandate farina, riso, pasta, fichi secchi, formaggio e pane biscottato, non si guastano e durano più a lungo. Termino il mio dire, saluti alle zie, cugini, fratelli e sorelle, la cognata Teresa e a voi cari genitori saluti e baci vostro aff.mo figlio Francesco. Ciao.
Biglietto dello Stalag VII A, manoscritto il 31.10.43 da Lorenzo IMPEDOVO, matricola 117518, campo di lavoro 1641, inoltrato per Putignano
Carissima madre, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che per grazie di Dio, fine a questo momento me la passo bene; speriamo che finisca presto e che possa ritornare tra le vostre braccia. Cara mamma, ti assicuro che sto bene, non pensare tanto a me e di non stare in ansia anche per mio fratello Vincenzo, fammi sapere se lui è tornato a casa. Non altro, tanti cari baci a tutti la famiglia, baci e abbracci, tuo figlio Lorenzo.