I.M. I. di Conversano
Giovanni D’AMORE
Nacque il 21 agosto 1920 a Conversano, da Giovannantonio e da Maria Caprio, abitante in via Carcere 6, di professione muratore. Venne chiamato alle armi il 13 gennaio 1941, inquadrato nel 51° Reggimento Artiglieria Difesa Frontiera in Albania e inviato al 10° Reggimento Artiglieria D. F. in Caserta. Il 22.9.41 si imbarcò a Brindisi sbarcando a Corinto (Grecia). Il 15.11.41 venne trasferito con il Reparto all’Isola di Creta.
L’8 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 24.9.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 25.11.45.
Busta per via aerea, manoscritta da Giovanni D’Amore, era inquadrato nel 51° Reggimento Artiglieria “Siena”, 3° Gruppo, 8ª Batteria, inoltrata il 30.3.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 121 dislocato a Creta, per Conversano
Nota del 23.9.1977 del Comitato Internazionale della C. R. di Ginevra, “a seguito di un messaggio del 27.8.44, risultava che il Giovanni D’Amore era internato allo Stalag XI A, Akdo (campo di lavoro) 784/12”
Biglietto dello Stalag VII A, manoscritto il 4.11.43 da Vincenzo GIANNANDREA, matricola 120532, per Conversano
Miei carissimi genitori, vi dò le mie buone notizie; con l’aiuto del Signore godo di ottima salute, maggiormente spero di voi tutti in famiglia. Dunque, cara mamma e mio caro padre, non pensate a me perché io sto bene e fatevi sempre coraggio che tutto passa; speriamo sempre in bene per il nostro avvenire, siamo tanto lontani, ma il mio cuore è sempre con voi; sempre coraggio che non sarà tardi il nostro abbraccio. Con il paesano eravamo insieme, adesso ho trovato un’altro di Conversano, il figlio di Macchi che abita a via Polignano. Mi fate sapere del caro fratello se sta con voi; non ho altro da dirvi, saluti a zie e cugini, saluti alla famiglia Rosinella Don Pietro e la sua famiglia, alla cognata e sua famiglia. Riceviate care sorelle e fratello, con mamma e il babbo, cari abbracci e forti baci, vostro figlio Vincenzo.
Nicola DI MAGGIO
Nacque il 27 febbraio 1920 a Conversano, da Gennaro e da Grazia Giannuzzi, abitante in via Gigante, 21, di professione agricoltore. Il 12 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, venne inquadrato nello 84° Reggimento Fanteria. Il 2.3.40 si imbarcò a Bari sbarcando a Durazzo. Il 5.6.40 fu assegnato nella 2ª Compagnia Mitraglieri Guardia alla Frontiera. Il 1.9.40 venne trasferito al Deposito Settoriale Centrale G. alla F. dal’Albania.
Il 31.12.41 gli fu assegnata una licenza straordinaria di 30 giorni, fece ritorno al Corpo l’8.2.42. Il 10 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania allo Stalag X B. Rimpatriò il 19.7.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 22.9.45.
Franchigia manoscritta da Nicola DI MAGGIO dell’8ª Compagnia Mitraglieri Guardia alla Frontiera, inoltrata il 9.9.42 dall’ Ufficio Posta Militare 12 dislocato a Dakovica (Kossovo) per Conversano
Carissimi genitori, vi scrivo la presente per dirvi che me la passo ottimamente bene, spero lo stesso di voi tutti. Qui la vita è sempre la stessa, il morale molto alto. Inviatemi buone cose, solo così potrei essere più contento. Invio cordiali saluti e mille affettuosità, vostro figlio Nico.
Raffaele GIORDANO
Nacque il 14 agosto 1920 a Conversano, da Angelo e da Maria Esposito, abitante in via Bassi 3, di professione stagnino. Si presentò l’8 gennaio 1941 al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nel Deposito 225° Fanteria per il 53° Battaglione Mortai Divisione “Arezzo”. Il 19.8.41 si imbarcò a Bari sbarcando a Durazzo, all’arrivo venne trasferito al 226° Reggimento Fanteria.
L’8 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Il 3.10.44 evase dalla prigionia e si aggregò ai partigiani in qualità di collaboratore. Rimpatriò il 30.5.45 sbarcando a Taranto, si presentò al Campo Tuker e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45. Il 3.3.1953 gli vennero conferite 2 Croci al Merito di Guerra.
Biglietto in franchigia per le FF. AA per via aerea affrancato c. 50 “Imperiale” soprastampato P. M., manoscritto da Raffaele GIORDANO del 127° Reggimento Fanteria, inoltrata il 5.9.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 125 dislocato ad Elbasan (Albania), per Conversano.
Carissimi genitori, vengo a rispondere alla vostra lettera, sono molto contento del vostro ottimo stato di salute come vi posso assicurare di me. Caro padre ho compreso tutto del fratello Luigi che se la deve sposare, non lo sapevo, avevo fatto il possibile per dissuaderlo. Accontentiamoci, il tempo ci dirà tutto. Il proverbio lo dice, chi campa di speranza disperato muore, credo che mi abbiate capito. Farò come dici: debbo stare tranquillo che è una bella ragazza, ha tutto con essa, che m’interessa? Non è roba mia. Poi potrò sposarmi anch’io, è una ragazza forestiera, vi piacerà anche la mia, quindi, me lo mandate a dire subito se vi conviene, tanto io sono sfortunato, vediamo se avrò fortuna così sarete contenti tutti; basta su questo argomento, l’importante che stiate tutti quanti bene. saluti a tutti gli amici, saluti le sorelle, saluti la cognata Rita, saluti la sorella Giuseppina e marito, saluti a Giulia e marito. Baci ai cari nipotini, baci alla cara mamma e voi, caro padre, ricevi forti abbracci dal vostro figlio Raffaele e buone notizie.
Cartolina dello Stalag XIII C, manoscritta il 25.11.43 da Francesco LESTINGI, matricola 9872, per Conversano
Genitori carissimi, la mia salute è sempre buona, spero così di voi tutti in famiglia. Questa è la seconda cartolina che vi scrivo, spero che vi giungano. Fatemi sapere dei miei fratelli, sono a casa? Saluti a tutti coloro che chiedono di me, a tutti i familiari e a voi tanti baci, vostro figlio Francesco.
Cartolina dello Stalag VI J, manoscritta il 5.4.44 da Antonio LOCAFARO, matricola 17974, campo di lavoro 1314-I, per Conversano
Miei carissimi genitori, queste poche righe per dirvi che sto bene, spero così anche per voi tutti. Mi trovo in Germania, lavoro facendo il manovale. Saluti a tutti, baci, vostro figlio Antonio.
Biglietto dello Stalag XVII A, manoscritto da Pasquale PUGLIESE, matricola 152926
Miei carissimi genitori e mogliettina, ringraziando il Signore e sant’Antonio me la passo un po’ meglio; fui ferito il 17 aprile alla spalla sinistra portando la rottura della scapola per ferite da incursione aerea. Mamma mia! Non potete immaginare la sofferenza, ho visto la morte, credevo che mi portava via, lasciandovi nel dolore e mio figlio Nino senza conoscerlo. Dio mi ha salvato dal pericolo. Spero che prima o poi finisca questa guerra con conseguente fine della prigionia. Cara mamma, rimarranno dei postumi, ma la vita è salva. Spero che il pacco l’abbiate spedito, l’aspetto con ansietà per soddisfare un po’ la fame; spero che stiate tutti bene, ogni giorno vi penso e la notte sogno sempre di stare in mezzo a voi, come una volta, uniti e felici. Questo è il mese di maggio, penso anche alla nostra campagna, ai suoi buoni frutti, alla mietitura del prossimo mese, ai giorni felici che furono. Preghiamo insieme che essi verranno e dimenticare ciò che è stato. Non altro, non state in pensiero, vi abbraccio tutti, vi bacio, vostro figlio, tuo marito, tuo papà Pasquale.
I.M.I. – INTERNATI MILITARI DI POLIGNANO A MARE (BA) – Pastore Vitoronzo