IL CAMPO DI LAVORO 746 DI HAMM DELLO STALAG VI D
La Storia la si scopre poco per volta. Le immagini dimostrano una casualità interessante. Si aveva e si ha l’abitudine di scrivere la data preceduta dalla località, come nella riportata scansione. Nei Campi di concentramento e Campi di lavoro era severamente vietato scrivere la località. Il censore segnalava l’infrazione e la recidività costava ritorsioni e a volte lasciati deliberatamente al loro destino: la morte. Sulla cartolina è apposto il timbro ovale della censura dello Stalag con il numero del censore. La mia modesta esperienza mi induce a una svista, oppure, ad un’altra verità: non tutti i Tedeschi erano a conoscenza della lingua. Il controllo della posta e suo contenuto veniva incaricato un internato di lingua che, per una patata in più, non comprometteva l’amico esercitando l’arte del “far finta di niente”, rischiando anch’esso la pena capitale.
Seguono 8 corrispondenze inoltrate dal campo di lavoro 746 dislocato ad Hamm, Renania Settentrionale-Vestfalia. Attualmente la città di Hamm ha una popolazione di oltre 180.000 abitanti, ed è una città industriale; è probabile che lo sia stato anche in quel periodo, con deduzione che nella zona il Campo di lavoro 746 fosse una azienda metalmeccanica per manufatti di materiali di guerra.
Cartolina manoscritta il 2.1.44 da Vittorio DEL TEDESCO, matricola 93944, inoltrata per Montecrestese (Novara, ora Verbania)
Manoscritta il 23.12.43 da Silvio BOLDINI, matricola 93857, inoltrata per Cicogna (Novara)
Cari genitori, vengo a voi con questa mia cartolina per dirvi che mi trovo prigioniero in Germania…
Manoscritta il 2.1.44 da Mario GORINI, matricola 93883, inoltrata per Gravellona Toce (Verbania)
Manoscritta il 2.1.44 da Oreste DEMARTINI, matricola 97396, inoltrata per Pray (Biella)
Cara mamma, … il pacco si può fare, non superiore a 5 kg; spero che abbiate qualcosa da mandarmi …
Manoscritta il 2.1.44 da Pietro TRIVELLI, matricola 93945, inoltrata per Montecrestese (Novara, ora Verbania)
Caro padre, questo mio piccolo scritto per comunicarvi che ci sono delle disposizioni per spedire pacchi ai prigionieri, cercate di interessarvi e provate a spedirmi un piccolo pacco, solo castagne secche bianche, tanto per provare, poi in seguito si vedrà. Sto bene, spero di voi tutti, baci, Pietro.
Fronte e retro di biglietto manoscritto il 25.12.43 da Alberto NOIA, matricola 94591, inoltrato per Novara
Carissimi, … oggi è il Santo Natale, il quarto che non siamo tutti riuniti, la nostalgia è tanta. Voglio assicurarvi che sto bene, non state in pensiero per me, lavoro e come ben sapete non mi sono mai risparmiato, quello che si fa non mi pesa, ho nostalgia di tutti voi, come pure di tutte le cose buone che fa la mamma da mangiare. In allegato, come avete notato è la modulistica per la spedizione di un pacco, attenetevi alle istruzioni, mandatemi solo roba da mangiare, con me si trova Franco, avvisate la sua famiglia, stiamo bene … baci a tutti, Alberto.
Manoscritto il 24.12.43 da Enrico PISCIA, matricola 93954, inoltrato per Baveno Feriolo (Novara)
Carissimi genitori, come già sapete mi trovo internato, non state in pensiero per me; io mi trovo bene così spero di tutti voi. Domani è il Santo Natale, mi rammento quand’ero ancora con voi, mentre oggi mi trovo qui con tutti i miei compagni, siamo tutti in allegria e manca a tutti quell’affetto familiare, fatevi sempre coraggio. Di tutti i feriolesi e dintorni non posso dirvi nulla, non so dove siano e in che campo si trovino. Carissimi, l’altra metà di questa e il modulo per la spedizione del pacco, se per cortesia potete inviarmi sigarette o tabacco con cartine, o toscani, mettete pure un mazzo di carte da gioco per ramino, una camicia da lavoro, delle magliette e un paio di mutandine e le calze, il pacco come avete già letto le istruzioni non deve superare 5 kg, se è possibile anche qualcosa da mangiare. Speranzoso che questa mia vi giunga. Saluti , baci e un forte abbraccio a tutti da che sempre vi ricorda, Enrico.
Manoscritto il 25.12.43 da Mario CALTABIANO, matricola 93989, campo di lavoro 746, inoltrato per Omegna (Novara)
Mia adorata Lellina, era tanto tempo che attendevo questo momento per farti sapere mie nuove, sto bene come pure spero di te. Immagino quale dolore e pensieri hai avuto in tutto questo tempo. Ti prego mia adorata di non preoccuparti e dobbiamo rassegnarci che fino al termine di questa sciagura non potremmo vederci. Io sono sempre il tuo Cicino anche da lontano, vivo e sogno per te, l’amore aumenta sempre e con l’aiuto di Dio tutto questo finirà. Se puoi mandarmi un pacco contenente sigarette o del tabacco con cartine, spazzolino per denti e roba da mangiare. Mandami una tua foto, quasi tutto quello che avevo è andato perduto e tolto, parlami di te e di voi tutti. Il foglio sta per finire e io ho un romanzo da dirti. Ti auguro un Buon Natale e Capodanno a tutti i nostri cari, con tante buone speranze di ricevere presto tue notizie, ti abbraccio, ti bacio, tuo maritino, Mario.
INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG VI D – Vitoronzo Pastore