2a Guerra mondiale

Capitano Antonio LIVIO – Russia

Capitano Antonio LIVIO

 Era inquadrato presso il Comando 4ª Divisione Alpina “Cuneense”

Lettera in busta per via aerea affrancata con lire 1 (c. 50 “Imperiale” e c. 50 p.a. “Pegaso”), manoscritta il 23.9.42 dal capitano Antonio LIVIO, inoltrata lo stesso giorno dall’Ufficio dislocato ad Amovska, per Monza

Mia cara Nina, questa mattina ho ricevuto le tue care del 13, 14 e 15. Tutti in campo a riscaldarci al sole a leggere le lettere affettuose appena arrivate. Quando lessi la frase che “Piero è stato promosso”, ti dico che mi sono messo a piangere come un bambino che, nessun mi vedesse, invece era lì anche il nostro buon Generale. Dissi il motivo del mio pianto di gioia e tutti si complimentarono con me per Piero. A mezzogiorno, in mensa, pagai con onore e gloria di Piero 7 campari. Vedi Piero che onore? Tutti ti hanno conosciuto e tutti i complimenti erano rivolti a te. Il tuo vecchio papà, col nodo alla gola, non potendoti stringere alle sue braccia, ti dice “Bravo” e ti manda un bacio speciale, in queste due espressioni ti augura un mondo di bene, di cose gioiose, di soddisfazioni, bravo Pierone. Ho avuto sempre fiducia in te e tu non sei venuto meno. A studiare si impara e all’inizio del nuovo anno fai come hai fatto e dammi la gioia di sentire da mamma le belle frasi che, lontano, mi fanno sembrare di essere vicino. Cara Nina, l’acqua è sempre uguale, si gela durante la notte. La mattina è quasi impossibile lavarci e la nostalgia invade continuamente, specialmente in questi giorni pieni di preoccupazioni di come stanno andando le cose. Siamo ancora attardati, anche questa notte sotto zero su un terreno non adatto a noi montanari. Per fortuna la nostra Madonna ci vuole bene e non ci abbandona mai. Ieri ho scritto ad Enrico, attendo un suo letterone. Sono in un paesino di una cinquantina di casette con letto di paglia, con caldo e gelo. Ti lascio con abbracci e baci, tuo Antonio.

Lettera in busta per via aerea affrancata con c. 50 p.a. “Pegaso”, manoscritta il 12.12.42 dal capitano Antonio LIVIO, inoltrata lo stesso giorno dall’Ufficio dislocato ad Amovska, per Monza

Mia cara Nina, oggi non ho ricevuto nulla di tuo, mi manca quella del 30.11, più quelle a te note a che non arriveranno più, in compenso, oggi alle 11,30 mi hanno consegnato il tuo pacco del 29.10, lo portai a casa con la curiosità di un bambino e dopo averlo aperto con cura ti trovo: 2 pacchetti di pietrine,  4 stoppini, un  flacone frizione (tanto utile), una scatoletta termica (tanto necessaria), un  porta sapone con dentro saponetta, una meravigliosa panciera (ora la mia pancia non gela più), due meravigliosi guanti di lana fatti dalla mia Nina con squisita arte e praticità. Sono ottime e ti assicuro che quando scenderemo a -40, -50, saranno quelli che Dio fece. Me li metterò pensandoti al bel dono e pensa al bel caldo che faranno. Sei un ingegno e pensi sempre alle cose pratiche, ma io lo sapevo che di avere una Ninella fenomeno in intelligenza. E una macchina fotografica in perfetto ordine, un rotolino pellicole, quanta roba e quanta grazia di Dio. Non so come ringraziarti, ma tu lo sai che non so esprimermi ma dentro di me sento una grande riconoscenza, quando arriverà l’altro sarò a posto di tutto. Il pacco era fatto a meraviglia e sono certo che se fosse caduto dai sette cieli non si rompeva. Ho avanti agli occhi i 10 kg di farina che domani, dopo consulto, spedirò con la speranza che ti giunga in un baleno. Poi sarà la volta del miele che piace anche a te. Nella lettera mandata ieri, ho messo un biglietto per Peppino, speriamo comprenda qualche cosa e si metta a fare giudizio. Gli stivali di gomma li hai trovati? Il tuo orecchio prosegue bene? non ti fa più male? E Piero cosa fa? Mantiene la promessa di mettere soldo con impegno? Comprende che è per il suo avvenire e non faccia lo stupido con le ragazze? Ernesto scrive? Sta bene? Viene a casa per il Natale? Glielo auguro di vero cuore. La mia salute è buona, oggi è una bella giornata con sole e pochissimo freddo. Speriamo prosegua. E Maria è sempre a Vevazzo? Beata lei, così di notte riposa tranquilla e non prende freddo. A domani Nina, per ora saluta i ragazzi. Baci e abbracci, tutto il mio bene, amore, tuo Antonio.

DIVISIONE ALPINA “TRIDENTINA” – RUSSIA

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