Il Stalag I A era situato a Stablack, era il più settentrionale campo di prigionia tedesco della 2ª Guerra Mondiale. Dal settembre 1939 incominciarono ad affluire i prigionieri Polacchi alloggiati in tende. Furono loro che costruirono 40 baracche su 30 ettari di terreno a nord della ferrovia e ad est dalla stazione di Stablack.
Stazione ferroviaria di Stablack
Verso la fine del 1939 furono registrati circa 47.000 Polacchi. La maggior parte di loro lasciarono il campo nel 1940 e 1941 per far posto a prigionieri Belgi ed in seguito a Francesi per un totale complessivo di 57.000, alla fine del 1941 si aggiunsero circa 1.000 Russi.
Stalag I A (interno)
Dall’ottobre 1943 arrivarono i prigionieri italiani. La maggior parte dei prigionieri vennero inviati a lavorare nei Arbeitskommandos (campi di lavoro), aziende agricole e industriali dislocati su tutto il territorio a nord di Ostpreußen.
Nel gennaio 1945 scoppiò il finimondo; da nord, est e sud arrivarono le truppe russe infliggendo alla popolazione violenze, mutilazioni e uccisioni di uomini e donne dagli 8 ai 60 anni, atti barbarici nel vendicarsi delle truppe tedesche SS che, poco prima, operavano in Russia.
Appena la notizia si sparse, vi fu un fuggi-fuggi generale, più di un 1.500.000 di civili, tedeschi e non, lasciarono la Regione. Tutti i prigionieri di guerra liberati furono inviati in Russia, una parte di loro furono rilasciati circa 6 mesi dopo, altri, alla fine del conflitto.
Cartolina postale per Prigionieri di Guerra del Stalag I A, manoscritta il 3.1.44 da Giuseppe FIORENTINO, matricola 20675, timbro ovale della censura tedesca, per Bari
Cara mamma, vengo con la presente per farti sapere che godo di ottima salute, così auguro di voi. Spero che avete passato un ottimo Natale e Capo d’Anno, che questo anno si possa tornare a casa. Mille bacioni vostro figlio Giuseppe.
Cartolina postale per Prigionieri di Guerra di Risposta per il Stalag I A, inoltrata il 20.3.45 dall’Ufficio Postale di Alessandria per Sebastiano AGNOLIN, matricola 4142, timbro tondo della censura italiana
Caro cognato rispondo alla tua cartolina ricevuta dopo molto tempo, spero di trovarti bene di salute cosi pure posso assicurare di noi. Abbiamo ricevute notizie da Gino, lui sta bene, Gildo non sappiamo niente, speriamo bene. Guerino si trova ad Aosta sta bene pure sorelle e ti mandano saluti. Non è possibile mandarti altri pacchi causa ferrovie rotte siamo molto spiacenti (un rigo cancellato dalla censura) meglio che tutti ne abbiamo bisogno. Ti saluto caramente tua cognata e padre Giosuè.