L’ITALIA TURRITA CASAMASSIMESE
Cartolina di Casamassima – Palazzo comunale – Affresco eseguito nel 1878 dai pittori Giuseppe Armenise e Lorenzo Carbone sulla volta a botte del salone principale.
Qui è rappresentata una bella fanciulla con corona turrita, avvolta in un abito arioso e tricolore, con corazza e spada sguainata, reggente lo scudo sabaudo. E’ la personificazione nazionale dell’Italia dei Savoia.
La rappresentazione allegorica della corona con le torri, trae le sue origini dall’antica Roma ed è tipica dell’araldica civica italiana, tant’è che la corona muraria è anche il simbolo delle città d’Italia.
La popolarità dell’Italia turrita ha toccato il suo apice nel XIX secolo, durante il Risorgimento: dopo l’unità d’Italia è iniziato un declino che l’ha portata quasi all’oblio, superata per importanza dalla necessità sabauda di rappresentare il Regno d’Italia e non più la nobiltà delle città italiane.
Comunque, i patrioti risorgimentali si convinsero che l’unica strada valida per ottenere la riunificazione dell’Italia fosse quella di non affidarsi esclusivamente alle potenze straniere e questo processo portò la conoscenza e la diffusione della personificazione allegorica dell’Italia in tutti gli strati sociali della popolazione. Non solo in tutte le arti, ma anche l’iconografia della personificazione dell’Italia si trasferì nella melodia, che rese ancora più popolare questa figura allegorica.
È di questo periodo la costruzione della maggior parte delle statue marmoree raffiguranti l’Italia turrita; l’erezione di monumenti alla personificazione allegorica della penisola italiana continuò anche dopo le tre guerre d’indipendenza.
Con l’avvento del Regno d’Italia, i Savoia non scalfirono la popolarità di questa figura allegorica dell’Italia, ma aggiunsero i loro simboli, tra cui lo scudo rosso crociato e la spada sguainata, che portarono alla conquista della penisola italiana, con la riunificazione dei tanti staterelli.
L’Italia turrita casamassimese deve essere inquadrata in tale contesto critico, senza nulla togliere al valore storico-artistico attuale, all’interno di un complesso architettonico di valore, come quello del Palazzo Comunale di Casamassima.
Dr. Cav. Michele Miulli – Esperto d’arte
Cartoline d’epoca di Casamassima con sovrapposizione di San Rocco da Montpellier, da secoli Santo Protettore della comunità casamassimese. (Progetto e ideazione grafica di Vitoronzo Pastore)