RELAZIONE del Capo di 3ª Classe Ugo MONTANARI
matricola 23820 s.p.e.
Alla data dell’8 settembre 1943 mi trovavo in licenza di convalescenza di giorni 20 rilasciatomi dall’Ospedale Militare di Pola in data 24.8.1943. Sono rimasto a casa mia per attendere i lavori di campagna. Sino al gennaio 1944 non mi sono mai presentato a nessun comando militare se nonché in seguito ad avvisi sul giornale ed ai continui richiami tramite la radio e a manifesti, invitavano tutti gli ufficiali e sottufficiali a presentarsi entro un termine stabilito. Sono stato indotto a presentarmi in gennaio 1944 per non perdere i diritti civili, poiché avevo a carico moglie e tre figli: mi chiesero se volevo rientrare volontario, la mia risposta fu negativa e mi rilasciarono una licenza illimitata senza assegni.
Malgrado la licenza illimitata, e non presentandomi a nessun comando, ero sempre continuamente perseguitato, rischiando di essere portato in Germania o a lavori di postazioni; per evitare ciò, ho dovuto cambiare residenza senza nessun documento di sfollamento e restando sempre nascosto in campagna. Ai primi di marzo 1945 si presentò alla casa di mio padre un sottufficiale di Marina dando avviso di allontanarmi da casa perché cercavano un sottufficiale di Marina. Il suddetto che si era prestato in questo favore lo fece perché aveva prestato servizio assieme a mio fratello nella Campagna di Russia. E solo in questo modo riuscii, ancora una volta, a far perdere le mie tracce fino alla data della liberazione.
Non ho firmato alcuna dichiarazione se non quella che in caso di richiamo sarei disposto a giurare fedeltà alla Repubblica, dopo l’8 settembre 1943. Nessun emolumento ho percepito né dalla Marina e né da altri Enti repubblicani statali, parastatali o privati.
