Corrispondenze dalla Russia
Bersagliere Pietro FRANCHI, nacque il 1° marzo 1912 a Milano, era inquadrato nella 5ª Compagnia del 20° Battaglione del 3° Reggimento Bersaglieri della Divisione Celere.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 19.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Manoscritta il 9 dicembre 1942 da Pietro FRANCHI, inoltrata il 13.12.42, Ufficio P. M. 40 dislocato nei pressi di Moghila Ostraia, per Milano. Probabilmente ultima sua missiva.
Carissimi genitori, vi scrissi circa 15 giorni fa dicendovi come fossimo stati trasferiti in prima linea. Solamente ora finalmente posso avere un po’ di tempo per ragguagliarvi circa gli avvenimenti vissuti. Dopo 12 giorni di vedetta ho dovuto lasciare il posto per un lieve congelamento che mi ha preso ai piedi. Rimasi pochi giorni a riposo nei locali della Compagnia e poi trasferito in infermeria dove sono ricoverato da ieri. Qui si rimane a riposo e essendo anche a circa 15 km dalla linea, si ha modo di distendere i nervi che a dire la verità sono stato messo a dura prova. Potete dunque stare tranquilli che se è mancata in questi ultimi giorni la posta, ora potrò scrivervi più regolarmente. Scrivetemi presto perché sono in pensiero per voi, per tutti i bombardamenti che ci fanno subire. Tanti baci a tutti, Piero.
Sergente Angelo MASSIRONI, nacque il 1° marzo 1912 a Milano, era inquadrato nell’Autodrappello del 3° Reggimento Bersaglieri. Probabile sua ultima missiva.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 19.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Busta per via aerea, affrancata con c. 50 della serie “Imperiale” e altro francobollo asportato manoscritta dal sergente Angelo MASSIRONI, inoltrata il 13.12.43 da Ufficio P. M. 40 dislocato nei pressi di Moghila Ostraia, per Milano
Caporale maggiore dei Bersaglieri Paolo NITTI, nacque il 15 marzo 1912 a Bari, era inquadrato nella 172ª Compagnia Cannoni del 6° Reggimento Bersaglieri.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 19.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Manoscritta il 5 dicembre 1942 da Paolo NITTI, inoltrata il 6.12.42 da Ufficio P. M. 40 dislocato nei pressi di Moghila Ostraia, per Palese (Bari)
Rosa Carissima, con la presente ti comunico il mio star bene sperando maggiormente di te con i nostri bimbi. Sino a questo momento, dei pacchi, ho ricevuto solo uno, il giorno 14 e spedito il 22 ottobre, degli altri nulla ancora. Smetto baciandoti con i bimbi, tuo Paolo. Buon Natale.
Sergente maggiore dei Bersaglieri Antonio GRANATA, nacque il 21 settembre 1913 a Milano, era inquadrato nel 3° Reggimento Bersaglieri.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 19.12.1942 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Lettera in busta manoscritta il 21 marzo 1942 da Antonio GRANATA, inoltrata il 23.3.42 da Ufficio P. M. 40 dislocato a Sugres, per Milano, timbro di arrivo il 30.3.42, tassata con c. 50 all’arrivo
Nuccia cara, come al solito mi sono giunte assieme quattro tue lettere e precisamente in data 6-8 gennaio,19 e 22 febbraio. Ti ringrazio amore mio per l’assiduità dei tuoi scritti, anche da parte mia ti posso assicurare non ne sono da meno. Spero solamente che ti abbiano a giungere con un po’ di sollecitudine, benché apprendo dai tuoi scritti, che fino a tale data ne sei priva di mie nuove. In ogni tua riga , mi fai capire la voglia di vedermi e immenso, pupa cara, non di meno è la mia. Ti posso dire con sicurezza che in ogni istante mi sei presente, e che sogno giorno e notte di esserti vicino. Vedo con piacere che ti trovi sempre in salute ottima e che anche mamma Rosa si è rimessa bene. amore mio, quando ci potremo ancora vedere e sentirci uno all’altro? Pazienza, vero? Così sono già passati otto mesi, e speriamo che il resto del tempo destinato ancora lontano, sia di parecchio più breve. Capisco, amore mio, che la vita tua attuale all’infuori dell’ufficio e casa, qualche volta al cinema, ti da, più ancora di me, la sensazione di una vita pazientemente dura, capisco, gioia cara, e mi duole non poter fare nulla, confidiamo nel buon nome di Dio e vedrai che presto ci darà ancora la grande gioia di poter continuare la nostra terra luna di miele. Mi accorgo sempre più, nel rileggere i tuoi scritti, l’affidabilità e la dolcezza che sempre porti di me, gioia cara, lo so che mi ami molto, ed anche te ne sei convinta di quanto sia corrisposto il tuo bene. amore mio, mi rincresce di non poter troppo dileguarmi su questa mia, come sarebbe mio piacere, devo uscire per servizio, domani ti invierò ancora una lettera. Per intanto, assicurati che da parte mia mi trovo sempre in salute ottima, spero sempre così. Il freddo ancora non si decide ad andare via, speriamolo nell’entrante mese. Ringrazia a nome mio, le colleghe d’ufficio per la cartolina. Da ieri ho avuto la promozione al grado superiore, come vedi tutto è andato per il meglio. Ciao amore mio, ti lascio con la penna, a domani, cerca di essere sempre allegra, non impensierirti se la posta tarda, non crearti completamente vittima del lavoro, perché vedo spesso e volentieri che ritorni molto tardi dal lavoro, la salute innanzi tutto, già mi sembra di averti detto qualcosa a riguardo. Ciao, pupa cara, ti raccomando la solita carezza alla mia ciciona cara, che da tempo la sogno e ora sento la mancanza. Tanti saluti cari a tutti in casa, a te, tesoro mio, una infinità di baci e di carezze, tuo Antonio.
Bersagliere Biagio RICCELLI, nacque il 10 dicembre 1915 a Taverna (Catanzaro), era inquadrato nel 25° Battaglione del 3° Reggimento Bersaglieri.
Il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra notifica il decesso/dispersione il 31.3.43 in Russia, sconosciuto il luogo della sepoltura.
Biglietto manoscritto il 9.12.42 dal bersagliere Biagio RICCELLI, inoltrato il 10.12.42 dall’Ufficio P. M. 40 dislocato nei pressi di Moghila Ostraia (ora Russia), per Taverna (Catanzaro), timbro di arrivo il 2.1.1943
Miei carissimi genitori, oggi ho ricevuto una vostra lettera datata il 25 novembre, ho goduto sapendovi in ottima salute, come lo stesso vi posso assicurare di me fino ad oggi che scrivo. Ringrazio il buon Dio che mi ha protetto da tutti i pericoli fin qui corsi.. cara madre, fra giorni scenderemo a riposo con la speranza di fare un buon Natale, quello che vi raccomando è di non aver pensiero per me, perché me la passo molto bene, sono dispiaciuto che non ricevo notizie di voi e dalla mia fidanzata. Vi posso dire che fra poco i signori Russi avranno tante di quelle botte che scapperanno per un mese. Sono rimasto molto dispiaciuto che mi dite che il fratello Orlando si trova all’ospedale, voglio sperare che quando mi scrivete mi date buone notizie di lui. Mi ha scritto il mio compare, dice che si trova a Napoli e deve andare all’ospedale per farsi visitare. Cara madre, mi parlate del pacco che non si trova tabacco, non importa, ho saputo che è aumentato economicamente. Mi parlate della mia sfortuna di essere fuori casa, è il mio destino, l’importante che si porta la pelle a casa, le sofferenze passano lo stesso, desidero che voi siate tranquilla, non pensate tanto a me, sto bene, così come pure il mio tenente, stiamo ben equipaggiati di tutto, meglio del fronte Greco. Scrivete sempre, questo è quello che io desidero. Vi ho spedito un vaglia di 630 lire, appena li ricevete fatemelo sapere, tanto dei soldi non so cosa fare, qui non si trova nulla da comprare. Non mi allungo, tanti saluti e baci ai miei fratelli, saluti a Nuzzina, a Teresa e a Rosina che gli ho scritto, saluti a tutti quelli che chiedono di me. Tantissimi baci a voi, cari genitori, vi bacio la mano per il Santo Natale che si avvicina, speriamo che porta cose buone, il nostro ritorna a casa. Vi chiedo la vostra Benedizione, buone feste natalizie, arrivederci e buone cose, vostro Biagio.