Antonio MANZARI
Il foglio matricolare specifica che nacque il 12 luglio 1885 a Casamassima, da Benedetto e da Rosa Elia, di professione contadino. Il 3 giugno 1916 venne nominato soldato di prima categoria e inviato in congedo illimitato. L’11 luglio 1916 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nel 13° Reggimento Fanteria. il 20 ottobre 1916 giunse in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 2 maggio 1917 moriva per malattia all’Ospedale di Cremona. La Direzione dell’Ospedale Militare Succursale Beata Vergine di Cremona annota che il 2 maggio 1917 morì per malattia il soldato Antonio Manzari del 13° Reggimento Fanteria, figlio di Benedetto e di Rosa Elia, coniugato con Maria Cristantielli. La Banca Dati “Onorcaduti” determina come segue: Manzari Antoniodi Benedetto, soldato del 13° Reggimento Fanteria, nasce il 12 luglio 1885 a Casamassima, muore il 2 maggio 1917 a Cremona per malattia.
Nota storica – Il 13° e il 14° Reggimento Fanteria formavano la Brigata “Pinerolo”. La sede dei Reggimenti in tempo di pace era per il 13° ad Aquila, e per il 14° a Foggia. I Distretti militari di reclutamento erano ad Aquila, Brescia, Caltanisetta, Frosinone, Genova, Novara, Padova e Verona. il 1° novembre 1916 (9ª battaglia dell’Isonzo 31 ottobre – 4 novembre), una brillante azione condotta di sorpresa contro le posizioni nemiche di Bosco S. Grado e di q. 246, permise alla Brigata di raggiungere il bosco a nord del Veliki e di affermarsi il 3 novembre sul Volkovnjak (q. 284). I Reparti si rafforzarono sulle posizioni conquistate e vi rimasero, mantenendole contro i violenti contrattacchi del nemico, fino alla fine di dicembre allorché, ricevuto il cambio, si trasferirono a Sdraussina per un periodo di riposo. All’inizio del 1917, la Brigata Pinerolo dopo alcuni giorni in trincea (8-28 febbraio) in regione Hudi Log – Nad Bregom, seguì un lungo periodo di riposo presso Villesse. Il 21 maggio, la Brigata, alla dipendenza della 34ª Divisione, venne trasferita neo pressi di Ferleti per partecipare alla 10ª battaglia dell’Isonzo.
