ALTRUISMO e Parole d’Altri Tempi – 1915-1918
Il mio nuovo libro, 700 pagine
Dedicato a tutti coloro che sacrificarono la loro vita per la Patria, per la Libertà di tanti, per Altruismo e Dovere, a tutti coloro che difendono e promuovono la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, a tutti gli Onesti.
La guerra è il più terrificante cataclisma che sconvolga la società umana; essa scatena gli odi più implacabili, le passioni più ardenti, le vendette più atroci. Nella sua ferocia distruttiva non rispetta sesso, né età, ammazza senza compassione chi invoca pietà, mira ad infliggere all’avversario ogni male possibile, attua tutti i mezzi leciti e illeciti pur di giungere alla vittoria.
Eppure in mezzo a tanto infuriare di odi, tra il rombo dei cannoni e il crepitío delle mitragliatrici, brilla l’eroismo di quanti, affrontando disagi e fatiche, pericoli e dolori si avventurano sui cruenti campi di battaglia, ed in mezzo a tanto lutto e a tanti orrori portano un sollievo ai feriti, danno una mano a chi è caduto, strappano alla morte un fratello. Se è vero che l’uomo in periodi bellicosi diventi feroce e dimentica tutti i nobili sentimenti a cui è stato educato nel periodo di pace, è pur vero che nel fondo del suo cuore non si spegne quella fiammella di amore che affratella il vinto e il vincitore, l’amico e il nemico.
Questo senso di pietà e di altruismo è dimostrato dalle migliaia di medici e di infermieri, di dame e di giovanette che lasciarono gli agi domestici, le comodità famigliari e corsero alle frontiere. Si aggiravano nelle corsie degli ospedali, nelle infermerie, sui campi insanguinati per curare amorosamente i feriti, assistere gli ammalati, confortare i moribondi.
Questi volenterosi, con slancio generoso, andarono incontro ai pericoli ed alla morte per il trionfo di un nobile ideale; furono come sacerdoti che ubbidirono a una legge morale e divina, e per essa compirono atti di eroismo, quasi sempre ignorati, sacrificando la loro vita, lieti di fare del bene al prossimo.
La Croce Rossa, creata e voluta da Henry Dunant, è l’istituzione più umanitaria e benefica che abbia creato la civiltà moderna. Essa salva la nobiltà della stirpe umana e fa che non sia distrutto totalmente il progresso etico, che faticosamente l’uomo ha compiuto attraverso millenni. Abbandonare la terra natia per spingersi nelle zone di fuoco a raccogliere feriti, a curarli fraternamente; passare giorni e mesi interi negli ospedali per prodigare cure affettuose a migliaia di ammalati d’ogni specie, rinunciare al riposo ed al sonno per salvare dalla morte chi l’ha affrontata più volte sui campi di battaglia. Furono atti veramente eroici, che richiesero coraggio e spirito di abnegazione. Se i soldati furono degni di gloria perché affrontarono generosamente il fiore della loro giovinezza in olocausto alla Patria, gli infermieri, i medici, che avevano sì obbligo militare, si sottoposero oltre con entusiasmo e sprezzo della morte a mille dolori e pericoli, meritando lodi e la riconoscenza del Paese.
Meritano di essere ricordati anche tutti i militari che in prima linea raccoglievano i feriti, prendendoli sotto braccio o in spalle e depositandoli al riparo, ritornavano poi sui propri passi per affrontare il nemico. Solidarietà pura, altruismo vero. Vi erano i “portantini” che, durante e dopo i combattimenti, rischiando pallottole di fucili, di mitragliatrici e bombe di cannoni, cercavano tra un tappeto di morti, i feriti per portarli al primo posto di medicazione.
Tutti davano qualcosa di più al proprio dovuto, sia per pietà che per fratellanza. Cento anni fa quasi tutti avevano il senso che “l’altro” era un fratello. Oggi questo sentimento è quasi del tutto scomparso. La parola “empatia” è stata sostituita da “indifferenza”, a talvolta da “disprezzo”.
Circa 190 Illustrazioni, 50 corrispondenze dal fronte e dai Campi di prigionia; 20 personaggi illustri del periodo e loro biografie; 90 immagini di titoli e frazioni di essi del Corriere delle Puglie; 36 Eroi Nazionali con mini biografie e motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valore Militare e tantissimo altro. Comprende i seguenti capitoli:
I Capitolo – LA NEUTRALITA’ PUGLIESE
II Capitolo – IL PRELUDIO DELL’IMMANE TRAGEDIA
III Capitolo – ASSISTENZA CIVILE – CORRISPONDENZA DAL FRONTE
IV Capitolo – LA CROCE ROSSA E SERVIZI SANITARI IN PUGLIA
V Capitolo – RINUNCE E SACRIFICI
VI Capitolo – L’AZIONE SCOLASTICA
VII Capitolo – IL CONTRIBUTO DEL CLERO
VIII Capitolo – LE ESTERNAZIONI PATRIOTTICHE
IX Capitolo – INTERVENTI AGRICOLI E RISORSE
X Capitolo – SOTTOSCRIZIONI AL PRESTITO NAZIONALE
XI Capitolo – I PUGLIESI DOPO CAPORETTO
XII Capitolo – I PROFUGHI IN PUGLIA
XIII Capitolo – LA RESISTENZA INTERNA
XIV Capitolo – LE INCURSIONI AEREE E I BOMBARDAMENTI
XV Capitolo -LA DIFESA DELLA COSTA PUGLIESE – IL BOMBARDAMENTO DI BISCEGLIE
XVI Capitolo – I PUGLIESI E LA GUERRA PER MARE – Il Comandante Pietro STARITA
XVII Capitolo – LE BRIGATE PUGLIESI – La Brigata “REGINA” – “LECCE” – “BARLETTA” – “TARANTI” – “MURGE” – “PUGLIE” – “FOGGIA”
XVIII Capitolo – LA GRANDE VITTORIA
XIX Capitolo – L’APOTEOSI
XX Capitolo – ALLORI AGLI EROI
XXI Capitolo – I CARABINIERI REALI NELLA GRANDE GUERRA
XXII Capitolo – LA REGIA GUARDIA DI FINANZA NELLA GRANDE GUERRA
XXIII Capitolo – PRIGIONIERI DI GUERRA
XXIV Capitolo – CADUTI E DISPERSI DELLA TERRA DI BARI SUL MONTE SAN MICHELE