TEATRO ALLA SCALA DI MILANO
Milano antica – da una stampa di Domenico Aspar, 1770
Il Teatro alla Scala venne fondato, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, in seguito all’incendio che il 26 febbraio 1776
aveva distrutto il Teatro Regio Ducale, antica sede delle rappresentazioni liriche di Milano. Le spese della ricostruzione furono sostenute dai palchettisti del Ducale, in cambio della concessione del terreno dove sorgeva la chiesadi Santa Maria alla Scala (da cui il suo nome) e del rinnovo della proprietà dei palchi.
Opera del grande architetto neoclassico Giuseppe Piermarini, il Teatro venne inaugurato il 3 agosto 1778 con l’opera di Antonio Salieri “Europa Riconosciuta”, su libretto di Mattia Veraci. Tra la prima guerra mondiale e la seconda, il Teatro vide avvicendarsi i maggiori cantanti del tempo tra cui Feodor Salijapin, Magda Olivero, Giacomo Lauri Volpi, Titta Ruffo, Gino Bechi, Beniamino Gigli, Mafalda Favero, Toti Del Monte, Gilda Dalla Rizza, Aureliano Pertile e tanti altri.
Teatro alla Scala – Via Manzoni – inoltrata il 24\12\1902 dall’Ufficio Postale di Milano-Ferrovia per Catania Ed. Garzini e Pezzini, Milano .
La Scala venne bombardata durante la seconda guerra mondiale, nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1943, subendo gravi danni al soffitto e alle pareti. L’edificio venne subito ricostruito come prima del conflitto, e venne riaperto l’11 maggio 1946 con un memorabile concerto di Arturo Toscanini.
Piazza della Scala col Monumento a Leonardo – affrancata c. 5 “Leoni” inoltrata il 28\9\1908 dall’Ufficio Postale di Milano per Milano
Teatro della Scala – affrancata c. 10 “Leoni” inoltrata il 9\5\1920 dall’Ufficio Postale di Milano per Atene (Grecia). Ed. Brunner & C., Como
Interno Teatro della Scala – affrancata c. 10 “Leoni” inoltrata il 2\5\1910 dall’Ufficio Postale di Monrico Losana (Pavia) per Parigi. Ed. Caruso e Alessandri, Milano
Interno Teatro della Scala – affrancata c. 20 “Imperiale” inoltrata il 6\2\42 dall’Ufficio Postale di Milano per Roma. Ed. Mazzi & Pezzotta, Milano
Teatro alla Scala – affrancata lire 15 (lire 10 + lire 5 “Democratica” inoltrata il 30\4\50 dall’Ufficio Postale di Milano per Palermo. Ed. Giesse
Teatro alla Scala – Interno ed Esterno – affrancata lire10 “Democratica” inoltrata il 7\10\57 dall’Ufficio Postale di Milano per Locorotondo (Bari)
Nel dopoguerra la Scala visse una seconda stagione magica. La stagione di Paolo Grassi negli anni 1970 ha segnato il periodo di maggiore produttività del Teatro.
Alla Scala naturalmente hanno cantato i maggiori artisti lirici ed è impossibile farne un elenco, tra i nomi più noti al grande pubblico si possono citare Maria Callas,, Renta Tebaldi, Carlo Bergonzi, Antonietta Stella, Mario Del Mocaco, Giuseppe Di Stefano, Renato Bruson,Tito Gobbi, Ettore Bastianini, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Teresa Barganza, Joan Sutherland, Katia Ricciarelli, e tanti altri.
IMMAGINI DI RAPPRESENTAZIONI OPERISTICHE AL TEATRO ALLA SCALA
Belfagor – Atto II – affrancata c. 30 “Michetti” inoltrata il 27\4\23 dall’Ufficio Postale di Milano per Firenze. Timbro del Teatro alla Scala 26\4\1923
Teatro alla Scala 1924-1925 – Mefistofele (A. Boito) . Atto IV – affrancata c. 30 “Michetti” inoltrata il 17\1\25 dall’Ufficio Postale di Milano per Rapallo.Timbro del Teatro Alla Scala 16\1\1925
Teatro alla Scala – 1924-1925 – Il Trovatore (G. Verdi) Atto II – Foto M. Castagneri – Al retro timbro Teatro alla Scala 4 maggio 1925
Teatro alla Scala 1925-26 – Faust (Gounod) Atto II – Scena 1^ – Foto M. Castagneri – affrancata c. 20 “Michetti” inoltrata il 12\5\27 dall’Ufficio Postale di Milano per Roma. Timbro Teatro alla Scala 11 maggio 1927
Teatro alla Scala – Madama Butterfly (G. Puccini) – Atto III – Foto M. Castagneri – affrancata c. 30 “Michetti” inoltrata il 16\5\1928 dall’Ufficio Postale di Milano per Firenze. timbro Teatro alla Scala 15 maggio 1928
Teatro alla Scala – Tosca (G. Puccini) Atto I – Foto M. Castagneri. Al retro timbro Teatro alla Scala 6 dicembre 1928
Teatro alla Scala – Giuseppina Cobelli – Angelo Minghetti in “Giulietta e Romeo” – Foto M. Camuzzi. Al retro timbro Teatro alla Scala 31 dicembre 1932
Teatro alla Scala “La Giconda” (Ponchielli) – Quadro II – Foto S. A. M. Crimella
Teatro alla Scala – Stagione Lirica 1933-34 – “Rigoletto” (G. Verdi) – Mercedes Gaspir (Gilda) Carlo Galeffi (Rigoletto) – foto M. Camuzzi – affrancata c. 30 “imperiale” inpltrata il 13\6\34 dall’Ufficio Postale di Milano per Caglio (Como)
Teatro alla Scala 1934-35 “Pagliacci” (R. Leoncavallo) – foto M. Camuzzi – affrancata c. 30 “Imperiale” inoltrata il 25\2\35 dall’ufficio Postale di Milano per Roma
Teatro alla Scala – Stagione Lirica Anno XV (1937) – “Mosè” (G. Rossini) – Atto I – affrancata c. 10 “Imperiale” inoltrata il 16\4\37 dall’Ufficio Postale di Milano per Milano – foto Ancillotti e Martinotti. Timbro Teatro alla Scala 15 aprile 1937
Teatro alla Scala – Stagione Lirica Anno XV (1937) “Madonna Imperia” (Alfano) – affrancata c. 10 “Imperiale” inoltrata l’ 11\5\37 dall’ufficio Postale di Milano per Trani (Bari). Timbro Teatro alla Scala 1 maggio 1937
Teatro alla Scala – Stagione Lirica 1957-58 – Giulietta Simionato in “Adriana Lecouvreur”. Foto Piccagliani. timbro Teatro alla Scala 18 gennaio 1958
GIULIETTA SIMIONATO ( Forlì, 12 maggio 1910) è un mezzo soprano italiano.
Da ragazza studia in un collegio di suore che ne intuiscono le qualità e la invitano a studiare canto, ma incontra l’opposizione della famiglia, soprattutto della madre. Dopo la morte di quest’ultima, studia canto prima a Rovigo, poi a Padova. Il suo debutto risale al 1927, con la commedia musicale Nina, non far la stupida. L’anno successivo esordisce nella lirica a Montagnana, Nel 1933 vince il Primo Concorso di Bel Canto, tenutosi a Firenze, su 385 concorrenti, ed ottiene un’audizione alla Scala. L’esito è positivo, ma il maestro Fabbroni, allora direttore artistico del teatro milanese, trova la sua voce ancora immatura e la invita a tornare tra qualche anno.
Due anni dopo viene messa sotto contratto alla Scala, ma le condizioni sono impossibili. La Simionato accetta, ma le vengono destinati solo ruoli minori e la sua carriera stenta a decollare, sembra perché non sostenuta dal regime fascista. Nel 1947 finalmente arriva il suo primo ruolo da protagonista: Mignon, alla Scala, che le verrà un articolo elogiativo di Eugenio Gara: Laurea a Giulietta.
Da quel momento la sua carriera prende una svolta, e Giulietta sale sui palcoscenici di tutto il mondo: una voce molto estesa e notevoli qualità drammatiche la rendono adatta a un gran numero di ruoli (Carmen, gionanna di Seymour, Leonina, Isabella, Azucena, Eboli, Ulrica, Mrs Quickly, Amneris, Adalgisa, Santuzza, Principessa di Bouillon, La zia principessa).
Importante è stato anche il suo ruolo nella riscoperta di partiture del passato che rischiavano di cadere nell’oblio: Gli Orazi e Curiazi di Domenico Cimarosa, Gli Ugonotti di Meyerbeer, Il conte Ory e il Tranchedi di Rossini.
E’ stata la più grande amica e collega di Maria Callas: memorabile è il loro duetto in Anna Bolena di Donizetti del 1957 alla Scala, in cui le due cantanti vestirono i ruoli di Anna e Giovanna. Altrettanto rilevante è la sua Adalgisa nella Norma di Vincenzo Bellini, che interpretò accanto alla Callas dal 1950 al 1965.
Nel 1966, dà l’addio al palcoscenico nella piccola parte di Servilla della Clemenza di Tito, alla Piccola Scala e si ritira a vita privata dopo il matrimonio con il noto clinico Cesare Frugoni..
Dopo il ritiro dalle scene, la Simionato è stata attiva come insegnante e di talenti-scout.
Teatro alla Scala – Giulietta Simionato in “Mignon” – Stagione lirica 1957-58. Foto Piccagliani
Teatro alla Scala – Stagione Lirica 1957-58 “Mignon” (A. Thomas). Foto Piccagliani. Al retro 9\2\1958
Teatro alla Scala – Franco Corelli in “Ernani” – Stagione Lirica 1958-59. Foto Piccagliani. timbro Teatro alla Scala 22 marzo 1959
FRANCO CORELLI ( Ancona, 8 aprile 1921 – Milano 29 ottobre 2003) è stato un tenore italiano di fama internazionale; cantò nei maggiori teatri di tutto il mondo.
Dapprima incerto nella scelta di tentare una carriera professionale nella lirica, conseguì il diploma di geometra, e nell’immediato dopoguerra si impiegò per alcuni anni presso l’ufficio tecnico del comune di Ancona, proseguendo sporadicamente gli studi di canto.
Dotato di una voce tenorile di rara estensione, nel 1950 fu ammesso a un concorso di perfezionamento presso il Teatro Comunale di Firenze, e l’anno successivo vinse il concorso del Centro Lirico sperimentale di Spoleto, debuttando il 26 agosto 1951 nella Carmen di Bizet nel ruolo di Don Josè.
Nel 1954 ci fu l’esordio alla Scala di Milano nel La Vestale di Gasparre Spontini, in coppia con Maria Callas, seguirono molte altre grandi interpretazioni.
Al Teatro Metropolitan di New York, debuttò il 27 gennaio 1961 nel ruolo di Manrico ne il Trovatore di G. Verdi, al fianco di un’altra debuttante d’eccezione: Leontyne Price. Quel debutto fu l’inizio della grande carriera americana. L’inizio d’una carriera tanto prestigiosa senza interropere gli studi di perfezionamento vocale, condotti sotto la guida dell’amico tenore Giacomo Lauri Volpi.
Al Metropolitan rimase per sedici stagioni consecutive, dal ’61 al ’75, cantando tutte le opere del grande repertorio verdiano, pucciniano e verista alle quali aggiunse La Gioconda e due importanti opere del repertorio francese: Romeo e Juliette di Charles Gounod e Werther di Jules Massenet.
La sua ultima recita fu una Bohème di Puccini a Torre del Lago, il 13 agosto 1976 a soli 55 anni.
L’addio al canto avvenne nel novembre del 1981 a Stoccolma in occasione di un concerto in onore di Birgit Nilsson.
In effetti l’ultima vera esibizione di Corelli era avvenuta già nel luglio precedente a Holmedel, nel New Jersey, in un incontro che fu un po’ la somma della sua straordinaria carriera.
Tenore dotato di un innegabile fascino e presenza scenica venne più volte invitato a partecipare a lungometraggi su opere (fra cui, negli anni sessanta e settanta, anche in alcune grandi realizzazioni della RAI filmate sia in studio che in diretta a teatro).
Nel 1982 venne realizzato un film alla sua carriera utilizzando le sue innumerevoli incisioni discografiche. E’ sepolto nel cimitero Monumentale di Milano.
Teatro alla Scala “Ernani” (G. Verdi) – Atto I – Scena I – Foto Piccagliani. timbro Teatro alla Scala 22 marzo 1959
Teatro alla Scala “Ernani” (G. Verdi) – Atto I – Scena II – Foto Piccagliani. timbro Teatro alla Scala 22 marzo 1959
Teatro alla Scala – Stagione Lirica 1953-54 – “La Wally (A. Catalani) – Atto II. Foto Piccagliani. Tombro Teatro alla Scala 20 dicembre 1953
Almanacco 1925 al Profumo Cipro Bertelli – La Scala – Stagione Lirica 1925
Falstaff – Nerone
boris Gudonov – Iris
Salomè – Tristano e Isotta