2a Guerra mondiale

Angelo ELIA di Casamassima (BA) – Russia

Angelo ELIA

Nacque il 18 luglio 1920 a Casamassima, da Vito Giuseppe e da Monfreda Caterina, abitava via Progresso n. 23, di professione contadino. Matricola n. 13568 del D.M. di Bari. Il 13 marzo 1940 si presentò al Distretto Militare per chiamata alle armi, fu inquadrato nel 6° Reggimento Artiglieria Divisione Fanteria. Nel mese di luglio 1940 venne ricoverato all’Ospedale Militare di Gorizia, fu confermato idoneo ai servizi sedentari. Il 22 marzo 1942 il 120° Reggimento  Artiglieria Motorizzato “Piave” segnalò, in occasione di combattimento avvenuto il 17.2.43 a Pavlograd (Russia)  che il soldato Elia Angelo era scomparso e che, dopo tale fatto, non venne riconosciuto tra i militari dei quali fu legalmente accertata la morte o la prigionia.

Il tenente colonnello Ugo DE SIMONE, comandante del 120° Reggimento Artiglieria gli attribuì un Encomio con la seguente motivazione: Autista di provata capacità prima e durante le manovre invernali di trasferimento in condizioni climatiche avverse, e successivamente, durante il periodo operativo, nonostante la reazione nemica, riusciva sempre a portare a termine le missioni affidatagli, assicurando il rifornimento munizioni ai gruppi in linea.

Fronte russo, febbraio-agosto 1942 (D. G. n. 258 del 5.10.1942

Il 13 giugno 1959 gli venne concessa la Croce al Merito di Guerra. Nel 2014 il sito-web  Ministero della Difesa – Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti/ Banca Dati dei Caduti e Dispersi 2ª Guerra Mondiale, per la ricerca e dopo aver inserito i campi richiesti, così esponeva i propri dati:

  • Nome: ANGELO
  • Cognome: ELIA
  • Data di nascita: 18.7.1920
  • Luogo di nascita: CASAMASSIMA
  • Luogo Sepoltura: CARGNACCO – SACRARIO MILITARE
  • Data Decesso: 17.2.1943
  • Luogo Decesso: –

Oggi, 13 gennaio 2021, viene esposto con:

  • Data di Decesso/Dispersione: 17.2.1943
  • Luogo Decesso: Ucraina
  • Luogo Sepoltura: –
  • Invariati gli altri dati.

Lettera in Busta manoscritta l’11 gennaio 1943 da Angelo ELIA, era inquadrato nel 120° Reggimento Artiglieria, inoltrata per Casamassima, timbro di arrivo il 9.2.43

Carissimi genitori, vengo a scrivervi questa mia lettera, sono contento delle vostre notizie nel sentire che godete una buona salute, così vi posso assicurare anche di me. Dunque cari genitori, in tutto questo tempo passato non ho potuto scrivere, non è colpa mia, è stato che mi trovavo fuori dal mio reparto. Oggi sono rientrato e ho trovato un mucchio di posta, da voi e dal fratello Nicola e da altri compagni. Ho ricevuto anche una cartolina dalla signora Carolina. Il fratello Nicola si lamenta troppo perché non gli scrivo, mi ha detto che io la sua posta me la metto sotto il cuscino. Lui ha ragione, non ho carta da scrivere, mi è rimasto soltanto la penna senza inchiostro, questo inchiostro è di una famiglia e la carta me la sono fatta prestare da un mio compagno. Glielo farò presente al fratello Nicola se riesco a trovare ancora della carta.. ho ricevuto lettera dal fratello Piniello, sono molto contento. Le mie feste sono passate bene, così spero che anche voi l’abbiate passate bene. la signora Carolina è rimasta scontenta perché non c’era il figlio. Non altro da dirvi, ricambio i saluti a tutti i vicini di casa, saluti al fratello Nicola, saluti e baci ai fratellini, mentre voi ricevete saluti, baci e abbracci dal vostro affezionatissimo figlio lontano, Elia. In attesa di buone notizie,  non pensate a me che sto bene.

Lettera in  busta di Angelo Elia manoscritta il 14.2.43 P. M. 40 dislocato a Verkievka (Russia, retrovie), inoltrata il 14.2.43 dall’Ufficio P. M. 116 dislocato a Dniepropetrovsk (ora Ucraina), per Casamassima, timbro di arrivo il 21.3.43

Carissimi genitori, vengo a scrivere questa mia lettera per farvi sapere che me la passo bene in salute, così spero anche di voi. Dunque cari genitori, se vengo con ritardo le mie notizie non pensate a male, sto molto bene, non ricevo le vostre perché sono lontano dal mio reparto, oggi, per fortuna ho avuto la possibilità di scrivere. Non altro da dirvi, saluti a tutti i vicini, saluti e baci ai fratellini, saluti alla zia, mentre a voi ricevete abbracci e baci dal vostro affezionatissimo figlio Angelo.

 Tre giorni dopo il nostro caro Angelo morì. Quando i genitori ricevettero la missiva sopra citata, non sapevano che il loro Angelo non sarebbe più tornato.

Coraggio e lacrime dalla Russia 1941-1943 – Vitoronzo Pastore

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