2a Guerra mondiale

Marò Gaetano SANTORO di Bari

Marinaio di 1^ Classe Gaetano SANTORO

Nacque il 2 novembre 1920 a Bari, da Gennaro e da  Lucrezia Sebastiano, abitazione in via F. Rismondi, n. 37, di professione calderaio. Con matricola n. 51848  venne iscritto di leva il 19.8.40 nel Comparto Marittimo per la ferma di 28 mesi. Giunse il 15 ottobre 1941 al Deposito C.R.E.M. di Brindisi, prestò giuramento il 21 ottobre.

Riassuntivo delle destinazioni:

  • dal 15.10.41 al 22.10.41, Deposito C.R.E.M. di Brindisi,
  • dal 23.10.41 al4.12.42, a bordo della R. N. “ATTENDOLO”,
  • dal 5.12.42 al 31.5.43, Caserma Nave Lombardia – Ufficio Recuperi Navi Regia Marina,
  • dal 1.6.43 al 5.7.43, Ufficio Recuperi Navi – C/vecchia,
  • dal 6.7.43 al 4.9.43, Ufficio Recuperi Navi Livorno,
  • dal 5.9.43 al 8.9.43, Ufficio Recuperi Navi Napoli,
  • dal 27.9.43 al 28.9.43, Comando Marina Bari,
  • dal 29.9.43 al 19.10.43, Maridepo Taranto,
  • dal 20.10.43 al 25.10.43, Maridepo S. Giorgio Jonico,
  • dal 26.10.43 al 29.10.43, Maridepo di Taranto, giorno in cui venne inviato in congedo.

Licenze usufruite:

  • dal 29.4.42 al 17.5.42, licenza lavori,
  • dal 4.10.42 al 22.10.42, licenza premio,
  • dal 13.2.43 al 18.2.42, permesso,
  • dal 26.2.43 al 5.3.43, permesso premio,
  • dal 4.4.43 al 21.4.43, licenza ordinaria.

Nelle note caratteristiche si trova scritto che il marinaio fuochista Santoro è buonissimo elemento che si applica con volontà ai lavori. Cura la divisa. Sa nuotare e vogare. Si propone per la classifica a Comune di 1ª classe. Il 1° ottobre 1941 venne classificato ‘Comune di 1ª classe’ come da Ordine del Giorno del Comando della 7ª Divisione Navale.

Regia Nave Incrociatore leggero “MUZIO ATTENDOLO”

Allo scoppio della guerra, il primo comandante dell’Attendolo fu il capitano di vascello Federico Carlo MARTINENGO dal 29 maggio 1938 al 9 dicembre 1940.

Nacque il 18 luglio 1897 a Roma, merita di essere ricordato più di altri per aver detto NO al nazifascismo. Gli fu concessa la Medaglia d’Oro al Valore Militare alla Memoria con la seguente motivazione:

Ufficiale ammiraglio dotato di spiccatissime doti di mente, di cuore e di carattere, come già durante la guerra 1915-1918 anche nella guerra 1940-1943, negli importanti incarichi che svolse a bordo ed a terra, diede prova di profonda preparazione, di sicura fede e coraggio. All’atto dell’armistizio, incaricato del trasferimento delle unità antisommergibili presenti a La Spezia e della inutilizzazione di quelle non in grado di muovere, svolse il suo mandato con decisa risolutezza, pur attraverso enormi difficoltà create dalla situazione contingente. Con una sezione di V.A.S. lasciò il porto solo nell’imminenza dell’occupazione della piazza da parte di forti reparti tedeschi. Incontrata in mare una sezione di motosiluranti germaniche, decise immediatamente, nonostante le condizioni di marcata inferiorità, di accettare l’impari lotta. Serrate le distanze l’affrontò con azione ravvicinata e non lasciò tregua fin quando, colpito mortalmente, cadde esanime mentre il suo spirito continuava ad aleggiare sugli equipaggi che da terra proseguivano la lotta, desistendo solo quando le unità germaniche duramente provate nei mezzi e negli uomini si ritiravano dall’azione. Alto Tirreno, 9 settembre 1943

Marò Antonio ROMITO di Bari

 

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