I.M.I. Internati Militari Italiani

CARBONARA (BA) INTERNATO MILITARE GIUSEPPE DI SERIO- Vitoronzo Pastore

INTERNATO MILITARE GIUSEPPE DI SERIO DI CARBONARA (BA)

Nacque il 3 marzo 1920 a Carbonara, da Filippo e da Carmela Elia, abitante in via Michelangelo, 36, di professione panettiere. Il 3 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nella 26ª Compagnia Sussistenza e inviato alla 2ª Compagnia Sussistenza in Bari. Il 10.2.40 si imbarcò a Bari, sbarcando a Durazzo. Il 15.4.40 venne aggregato alla 111ª Sezione Panettieri di Tirana. Il 28.4.40 rientrò alla 26ª Compagnia Sussistenza e aggregato al Distaccamento del 3° Reggimento Granatieri di Sardegna in Durazzo. Il 31.12.41 venne inviato in licenza di 10 giorni per gravi motivi familiari. Il 16.1.41 rientrò alla 9ª Compagnia Sussistenza in Bari e ripartì per l’Albania il 30.1.42.

Il 12 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi nel fatto d’arme di Durazzo e internato in Germania con il numero di matricola 207287. Rimpatriò il 13.7.45 e, dopo la licenza di rimpatrio, venne collocato in congedo il 3.11.45. Il 10.1.1955 gli vennero conferite due onorificenze: la Croce al Merito di Guerra e una per l’Internamento.

Biglietto in franchigia per le FF.AA. manoscritto da Giuseppe DI SERIO del Distaccamento 26ª Compagnia Sussistenza, inoltrato il 25.7.43 dall’Ufficio Concentramento Posta Militare n. 402 dislocato a Durazzo,  per Carbonara, timbro di arrivo 31.7.43

Mio carissimo padre, vengo a farvi sapere che sono privo di vostre notizie da circa un mese, non saprei a chi attribuire questo ritardo. Faccio presente che sto bene di salute e così spero di voi tutti. Caro padre ho ricevuto la posta del fratello Vitoronzo che si trova a pochi chilometri distante da me, non posso andare a trovarlo, spero di poterlo incontrare. Faccio presente che è uscita una circolare per coloro che hanno fatto trenta mesi di oltremare, vengono rimpatriati e fatti rientrare al proprio Centro di Mobilitazione. Ti prego di farla leggere al compare e darmi dei chiarimenti, non mi resta altro da dirti, invio tanti saluti ai fratelli, sorelle e cognate e tanti saluti a coloro che domandano di me e a voi e alla mamma baci e abbracci, tuo figlio Peppino.

Stammlager l’incubo della memoria – Vitoronzo Pastore

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