2a Guerra mondiale

3^ DIVISIONE FANTERIA “RAVENNA” (RUSSIA) – Vitoronzo Pastore

UFFICIO POSTA MILITARE N. 53

L’Ufficio Posta Militare n. 53 venne assegnato alla 3ª Divisione Fanteria “Ravenna”. Inquadrava il 37° e 38° Reggimento di Fanteria (da febbraio 1942 perdette l’11° e ricevette il 121° Reggimento Artiglieria, la 5ª Legione CC. NN. d’Assalto).

Nel 1942 venne trasferita sul fronte russo, a metà luglio raggiunse la zona di Stalino e il 25 luglio a Voroscilovgrad da dove proseguì verso Donez e il Don. Nel settore tra l’ansa di Mamon e la foce del Bogutschar prese parte, dal 24 agosto al 1° settembre, alla 1ª battaglia del Don. Il 12 dicembre forze russe attaccarono il settore della Divisione che non reggette l’urto e, dal 17 dicembre, arretrò fino a Voroscilovgrad dove si riordina. Dal 22 al 30 dicembre, difese i ponti di Vessalajz e Luganskaia sul Donez.

Nel 1943, dall’1 al 6 gennaio si schierò sulla riva destra del Donez alle dipendenze di una sezione del Corpo d’Amata tedesco a Flitter Pico, nell’ansa di Kushilowka che mantenne fino al 24 gennaio. Da questa data iniziò il ripiegamento sotto la pressione di unità corazzate russe. Dal 27 al 29 gennaio la “Ravenna” raggiunse la zona di Rovenki. Durante la ritirata una aliquota della Divisione fece parte del “Bolcco Nord”, la ritirata si svolse tra continui combattimenti. Dal 23 dicembre furono asserragliati nel caposaldo di Tcertkovo, il Blocco Nord, formato da italiani e tedeschi, resistette ai ripetuti attacchi russi. La sera del 15 gennaio tentò di rompere l’accerchiamento. Il 17 gennaio raggiunse Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo. I resti della Divisione rientrò in Italia nell’aprile del 43, dove venne riordinata e impegnata in Toscana nell’ambito del 2° Corpo d’Armata.

Corrispondenze

Busta affrancata con coppia di c. 50 della serie “Imperiale”, manoscritta da Enzo DECHIRICO, era inquadrato nel 1° plotone, 8ª Compagnia, del 2° Battaglione del 37° Reggimento Fanteria, inoltrata il 24.7.42 dall’ Ufficio P. M. dislocato a Uspenska (ora Russia), per Bari

Manoscritta il 6.8.42 dal sergente Isidoro MARINO, era inquadrato nella 3ª Compagnia del 38° Reggimento Fanteria “Ferrara”, inoltrata il 14.8.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Messina

Carissimo fratello, ti informo che sto benone di salute, al pari mi auguro di te. Tanti bacioni a Mimmo e Fano, assieme a te e Maria, tuo affettuoso fratello Isidoro. Tanti saluti alla nostra famiglia.

Manoscritta l’8.9.42 da Angelo FUMAGALLI, era inquadrato nella 2ª Compagnia del 37° Reggimento Fanteria, inoltrata il 9.9.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Busto Arsizio (Varese)

Reverendo Don Mario, vengo a voi con questa mie poche parole per darvi notizie. Dato che mi trovo lontano dalla mia cara famiglia e dalla nostra bella chiesa, mi rivolgo a voi per recitare qualche preghiera, di pregare Dio di tenermi lontano dalle disgrazie e di essere un bravo soldato italiano e di essere un bravo cristiano. Non ho più nulla da dirvi, pregate per me, per tutti, il Signore ti ascolterà. Non mi resta che salutarvi, arrivederci a presto, Angelo.

Manoscritta il 26.9.42 da Antonio DELBA, era inquadrato nella 1ª Compagnia del 3° Battaglione Mortai da 81 della Divisione “Ravenna”, inoltrata il 27.9.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Busto Arsizio (Varese)

Reverendo, giorni fa ebbi da voi una cara cartolina, vi rispondo con la presente. La mia salute è sempre ottima, come spero di voi e di tutti gli amici di Associazione. Vi devo comunicare che in questo mese non ho ancora ricevuto il notiziario di settembre, ma credo che è causa della posta o di qualche altro incidente. Come di certo avete appreso dal bollettino…, il quale nominava della grande battaglia dell’ansa del Don e che la nostra Divisione si distinse con grande onore, a questo combattimento, io pure dovetti subire dei sensi di… ma subito domato dal pronto intervento del rinforzo col quale il nemico dovette subire.  Ora che siamo in guerra, speriamo che la grande bontà del Signore ci dia la grazia di un immediato ritorno alle nostre care famiglie e nella nostra Patria. Le invio cordiali saluti e salutate tutti gli amici, Antonio Delba.

Franchigia per via aerea, affrancata con c. 50 “Pegaso”, manoscritta il 12.11.42 dal capitano Angelo DRAGONI, era inquadrato nella 3^ Compagnia del 3° battaglione del 37° Reggimento Fanteria “Ravenna”, inoltrata il 20.11.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Roma

Carissimo Oreste, siamo in pieno inverno, il termometro è sceso bruscamente sotto zero e fino ad oggi si mantiene tra gli otto e i dieci gradi e qualche puntata anche fino a 18. Trattandosi di freddo asciutto lo sopporto molto bene e di salute sto ottimamente bene. ti ho fatto spedire un vaglia di lire 1.200, nella speranza che il locale Distretto abbia finalmente deciso a versare alla B. N. la somma da me delegata che ammonta a lire 900. In merito, l’ufficiale di amministrazione da me interessato, solleciterà quanto da me imposto. Qui tutto è tranquillo compreso le lunghe notti, non durerà per molto. Tu come stai? E il fronte Balk marcia in ordine? Salutami tanto i tuoi e ricevi un forte abbraccio.

Manoscritta il 24.11.42 da Aldo BATTARINI, era inquadrato nella Compagnia del Mortai da 81 del 37° Reggimento Fanteria, inoltrata il 27.11.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Busto Arsizio (Varese)

Reverendissimo Padre, oggi con molto piacere mi è giunta la vostra cara cartolina dove vi era scritto parole che rimarranno sempre nel mio cuore di combattente. Caro Padre vi devo chiedere un favore, siamo un gruppo di soldati e abbiamo un gran desiderio di sentire un Santo Rosario e perciò vi chiedo di inviarmi un libricino con scritto il Rosario, potremmo tutte le sere Pregare Dio per la salvezza nostra e per la vittoria finale. Spero che mi volete accontentare il mio, il nostro desiderio, suo vostro componente dell’Ordine, Aldo Battarini.

Franchigia illustrata a cura dello Stato Maggiore del Regio Esercito, manoscritta dal caporale maggiore  Mario LOCATELLI, era inquadrato nella 6ª Batteria del 121° Reggimento Artiglieria “Ravenna”, inoltrata il 4.12.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Tvërdokhlebovo, per Cremona

Manoscritta il 29.12.42 dal sergente Nicola SCOZZAFAVA, era inquadrato nella 9ª Compagnia del 3° Battaglione del 38° Reggimento Fanteria “Ravenna”, inoltrata il 31.12.42 dall’Ufficio P. M. dislocato a Voroscilovgrad Luhans’k, durante il ripiegamento, per Sant’Elia, frazione di Catanzaro

Cari genitori, io sto bene, vi auguro più meglio a voi tutti. Saluti e baci a tutti abbracciandovi, vostro figlio Nicola. Ho cambiato compagnia e che Dio mi aiuta.

Manoscritta il 1° aprile 1943 da Tranquillo COLBUTALDO, era inquadrato nel 121° Reggimento Artiglieria “Ravenna”, inoltrata l’11.4.43 dall’Ufficio P. M. 53 dislocato a Dobruš (ora Russia Bianca o Bielorussia), durante la ritirata, per Semonzo del Grappa, frazione di Borso del Grappa, Treviso.

Mia cara, ti giungano i migliori auguri di Buona Pasqua, con i miei più vivi saluti e tanti ricordi. Sempre ti penso, tuo Tranquillo.

Manoscritta il 16.7.42 dal capitano Prospero GIURA, era inquadrato nella 121ª Artiglieria “Ravenna”, inoltrata il 16.7.42 dall’Ufficio P. M. 53 dislocato a Staromikhailovka, per Bari

Carissimo Franco, in una sosta della lunga marcia al nemico in ritirata, mi è giunta la tua graditissima ed affettuosa lettera. mi rincresce saperti indisposto e faccio voti cordialissimi per la tua salute e per quella di Nina e delle vostre bellissime pupe. Di me, almeno per ora, non posso dirti nulla di notevole. Sono felice di aver ritrovato nell’ambiente guerresco il brio dei miei vent’anni e posso anticiparti che quando, cosa che spero, prossima i miei canoni avranno l’onore di essere chiamati al fuoco, non ci sarà nulla di me che ricordi le polverose scartoffie lasciate a Bergamo. Ricordami agli zii e dammi  notizie di tutti, anche di Lucio e Vittorio. Saluti caramente Marianna. Ti bacio affettuosamente con le piccole, tuo Prospero.

Manoscritta il 10.12.42 da Lorenzo NOTARNICOLA, era inquadrato nella Compagnia Comando del 37° Reggimento Fanteria, inoltrata l’11.12.42 dall’Ufficio dislocato a Tvërdokhlebovo, per Noci (Bari), timbro di arrivo il 26.12.42

Cari genitori, non ho ricevuto ancora vostre notizie spero che stiate tutti bene, così vi posso assicurare di me. Non capisco che non ricevo scritti da nessuno, comprendo che la posta arrivi dopo una ventina di giorni, ma voi scrivete spesso. Non altro, baci e abbracci da vostro figlio Lorenzo. Salutatemi tutti i parenti e coloro che chiedono di me. Pronta risposta.

Coraggio e lacrime dalla Russia 1941-1943 – Vitoronzo Pastore

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